EDIFICARE SULLA ROCCIA by David Wilkerson

Se dici di essere un cristiano, di amare Gesù e camminare in obbedienza a Lui,
ma Lo trascuri giorno dopo giorno nella preghiera, allora non Lo conosci
davvero. La tua casa non è sulla roccia, è sulla sabbia e crollerà
completamente nei giorni difficili.

Non puoi conoscere Gesù soltanto andando in chiesa. Devi avere una
conversazione giorno per giorno, ora per ora col Signore. Devi conoscerlo,
crescere nell’amore per Lui e desiderare di conoscere ciò che Egli gradisce.

Noi consideriamo i comandamenti del Signore gravosi, che limitano la nostra
libertà personale, e invece di abbracciare le Sue parole cerchiamo modi per
sfuggire loro.

Distorciamo la grazia di Dio facendola apparire come una sorta di scappatoia
dalla prigione della Sua legge. Ma la grazia è in realtà un’insegnante di
santità: “ Infatti la grazia salvifica di Dio è apparsa a tutti gli uomini,
e ci insegna a rinunziare all’empietà e alle mondane concupiscenze, perché
viviamo nella presente età saggiamente, giustamente e piamente” (Tito
2:11-12).

L’uomo sulla roccia abbraccia e adempie con gioia i comandamenti del Signore.
Egli non vede Dio come qualcuno con la cinta in mano sempre pronto a castigarlo.
No, egli vede il Signore come Uno le cui braccia sono aperte verso di lui,
dicendo: “vieni a Me e ricevi vita, ricevi forza. Io ti porterò avanti!”
La Parola di Dio ci mostra cosa serve per edificare sulla Roccia.

Enok obbedì a Dio col solo obiettivo di piacergli. “Per fede Enok fu
trasferito in cielo perché non vedesse la morte, e non fu più trovato perché
Dio lo aveva trasferito; prima infatti di essere portato via, egli ricevette la
testimonianza che era piaciuto a Dio” (Ebrei 11:5). Enok fu trasferito in
cielo perché compiacque il Signore.

L’apostolo Giovanni dice: “E qualunque cosa chiediamo, la riceviamo da lui,
perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo le cose che gli sono
gradite” (1 Giovanni 3:22). “Perché tu hai creato tutte le cose, e per tua
volontà esistono e sono state create” (Apocalisse 4:11).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *