PERSONAGGI SECONDARI
“Allora Ester ordinò a Hathac d’andare a dire a Mardocheo” (Ester 4:10)
A volte, conquistati da un intenso interesse per i personaggi della Scrittura di maggiore spicco, sottovalutiamo quelli minori.
Spesso, però, le figure di secondo piano sono altrettanto importanti per il ruolo che esse hanno svolto e ugualmente essenziali in vista del successo finale, proprio come i protagonisti principali della Bibbia.
La giovane fanciulla d’Israele che si affaccia nella storia di Naaman il Siro fu a malapena notata fra lo splendore della corte siriana, ma senza la sua parte non avremmo mai udito il racconto di un grande e straordinario evento.
Nel miracolo della moltiplicazione, il ragazzo con il cestino ci appare una figura defilata e sfuggente; dal racconto ne ricaviamo un’immagine sbiadita e di poco conto, eppure fu proprio con i suoi pani che il Maestro, in quel giorno, saziò migliaia di persone affamate.
Gli anelli più piccoli di una catena sono importanti quanto i maggiori.
Hathac era uno di questi personaggi secondari.
Ma la sua parte non fu per nulla trascurabile.
Se fosse stato una persona diversa, il dialogo fra Ester e Mardocheo sarebbe stato impossibile.
Invece Hathac si rivelò un messaggero fedele e affidabile.
Se non possiamo compiere azioni coraggiose al pari di Ester, o dare buoni consigli come Mardocheo, possiamo almeno essere utili come Hathac, semplicemente compiendo lealmente un servizio che ci è stato affidato, anche se umile e nascosto.
Forse la nostra piccola parte un giorno si dimostrerà essenziale, non meno delle grandi azioni che tutti sono portati a lodare.
Possiamo sempre sentirci orgogliosi quando abbiamo aiutato altri, dietro le quinte, nella realizzazione di grandi opere alle quali essi sono stati chiamati.
La parte che Dio ci ha affidato non risponde a principi casuali, ma a un progetto divino.
La nostra vita rimane un cantiere aperto di possibilità; anche se saremo chiamati a un ruolo minore, ringraziamo Dio per la parte che possiamo sostenere nel Suo piano di salvezza.
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