Chi e cosa è Dio?

Nella Bibbia Dio si rivela in mille maniere e se noi la leggiamo con eguale attenzione e regolarità del nostro giornale quotidiano, saremo informati di Dio come del nostro giocatore di calcio favorito!
Come un diamante ha molteplici facce, così gli aspetti della rivelazione di Dio circa Se stesso, sono innumerevoli e riempirebbero degli interi volumi. Ne illustrerò quattro che sembrano i più significativi e che dovremo sempre ricordare.
    Primo: La Bibbia dichiara che Dio è Spirito. Gesù parlando alla donna del pozzo di Sichar dà questa penetrante definizione: “Iddio è Spirito” (Giov. 4:24).
A che pensate quando dite le parole spirito? Quali immagini questa parola suscita in voi? Pensate ad una nube di vapore fluttuante nel cielo? Lo Spirito è uno spettro per spaventare i fanciulli? È per voi un’astrazione informe? Pensate che fosse questo che Gesù intendeva affermando che Dio è Spirito?
Per scoprire ciò che realmente è lo Spirito e quello che Gesù intendeva usando questo particolare termine, dobbiamo ancora una volta rivolgerci alla Bibbia e considerare la scena dove Gesù, dopo la Sua resurrezione dichiara: ” Palpatemi e guardate; perché uno spirito non ha carne e ossa come vedete che ho io “ (Luca 24:39). Conseguentemente noi possiamo essere sicuri che lo Spirito non ha corpo; è esattamente l’opposto del corpo. Uno spirito, però, ha un’esistenza ed una potenza. La nostra intelligenza umana, finita e limitata, fa fatica a comprendere ciò.
In qualità d’esseri umani, privi della visione senza limite che Dio originariamente desiderava dare alle Sue creature, noi non possiamo comprendere la gloria e la magnificenza dello Spirito, che è così lontana da noi. Quando sentiamo la parola spirito, cerchiamo immediatamente di ridurla alla nostra dimensione per renderla accessibile alla nostra limitata intelligenza. É come se si volesse provare di spiegare l’estensione, la maestà e la grandezza dell’oceano ad una persona che non abbia mai veduto neppure una pozzanghera di fango! Come potrebbe avere l’idea del mare senza limiti? Come un uomo di fronte ad un oscuro e poco profondo pantano potrebbe concepire gli abissi infiniti, il movimento ininterrotto, la vita misteriosa e la terribile crudeltà di un oceano in furia, o immaginare l’affascinante grandezza di un mare tranquillo? Come fargli capire che una tale meraviglia esiste?
È più difficile ancora afferrare quello che Gesù intendeva con queste parole: “Iddio è Spirito “. Gesù sapeva. Il Suo spirito non era limitato come il nostro, i Suoi occhi non erano attaccati al pantano di fango di questa vita. Conosceva l’estensione illimitata dello Spirito ed Egli venne per cercare di darci la comprensione delle Sue meraviglie, delle Sue consolazioni e della Sua pace.
Noi sappiamo che lo spirito non è limitato da un corpo; lo spirito non è suscettibile di essere rivestito come un corpo; infine lo spirito non si trasforma come un corpo. Così la Bibbia dichiara che Dio è uno spirito, che non è limitato da un corpo, legato ad una forma, non è chiuso da frontiere o limitazioni. È assolutamente incommensurabile ed invisibile ad occhi che non possono vedere che delle cose fisiche. La Bibbia ci dichiara inoltre che proprio perché Dio non conosce queste limitazioni può essere onnipresente, intendendo, vedendo e sapendo tutte le cose.
Noi non abbiamo le Sue stesse possibilità e cerchiamo perciò di limitare Dio come lo siamo noi stessi. Vogliamo aver la pretesa di negare, poiché noi non possiamo essere onnipresenti, che Dio lo possa essere. Siamo simili a qualcuno che avendo udito parlare dell’oceano, se n’andasse sulla riva di una spiaggia e prendendo qualche goccia d’acqua nella mano dichiarasse: “In fine l’oceano è mio, lo tengo, lo possiedo!”.
Non è che una parte dell’oceano quella che tiene nella mano; su migliaia d’altre spiagge degli uomini potrebbero fare la stessa cosa. Tutti gli uomini della terra potrebbero scendere sulle spiagge e riempire le loro mani d’acqua. Ne potrebbero prendere quanta ne desiderassero, ma l’oceano non sarebbe mutato da questo. La sua immensità e la sua potenza rimarrebbero immutate anche quando avessero supplito ai bisogni delle moltitudini riunite sulle sue rive. E così è di Dio.
Egli può essere dappertutto nello stesso tempo; può ascoltare le preghiere di tutti coloro che Lo invocano nel nome di Cristo; può compiere miracoli potenti come tenere gli astri al loro posto, fare spuntare le piante della terra e far nuotare i pesci nel mare. Non ci sono limiti per Lui. Non vi sono limiti alla Sua saggezza; non vi sono limiti alla Sua potenza; non vi sono limiti al Suo amore, non vi sono limiti alla Sua misericordia.
Se avete cercato di limitare Iddio, cessate dunque di farlo, non cercate di confinare Lui e le Sue opere in uno specifico e limitato luogo o in una sfera particolare. Voi non pensereste di limitare l’oceano, non sareste audaci da pretendere di cambiare il corso alla luna o di fermare la rotazione della terra sul suo asse! Sarebbe quindi mille volte più insensato voler limitare Dio che creò e che governa tutte queste meraviglie.
Sono molto riconoscente a mia madre per molte cose, ma una delle benedizioni più durevoli che ella ha apportato alla mia vita fu di insegnarmi, all’età di dieci anni, che “Dio è Spirito, Infinito, Eterno ed Immutabile”.
Tale definizione di Dio mi ha accompagnato tutta la vita; e quando un uomo sa nel suo cuore, che Dio è Spirito infinito, eterno ed immutabile, è meno tentato di limitarLo. Ciò gli dà la forza di vincere i suoi dubbi; egli crede che Dio è capace di fare ciò che nessun uomo può compiere.

Coloro che dubitano che la Bibbia sia la Parola di Dio, dubitano perché si rifiutano di ammettere che Dio può fare ciò di cui essi non sono capaci. Se avete qualche dubbio intorno all’ispirazione della Bibbia, ritornate ad essa, guardatela come si guarda l’oceano quando non si è conosciuto altro che un pantano. Forse oggi non vedete che il primo scintillio dello splendore del potere illimitato di Dio. Forse cominciate solo ora a comprendere ciò che Egli veramente è. Se Dio è lo Spirito che Gesù definì, tutti i problemi sono risolti quello della provvidenza, come quello della sovranità divina nella storia dell’uomo o quello dell’ispirazione degli autori umani della Bibbia.
    Secondo: La Bibbia ci rivela Dio come una persona. Ci dice in tutte le sue pagine “Dio ama”, “Dio dice “, ” Dio fa “. Tutto ciò che attribuiamo ad una persona lo vediamo ugualmente attribuito a Dio. Una persona è qualcuno che sente, pensa, desidera, vuole.
Sulla terra limitiamo la personalità al corpo. Il nostro spirito limitato non può figurarsi una persona che non esista in carne ed ossa. Noi sappiamo che la nostra personalità non rimarrà sempre legata al corpo in cui ora abita. Sappiamo che al momento della morte la nostra personalità lascerà questo corpo per andare verso il proprio destino. Sappiamo tutto questo, ma lo accettiamo con difficoltà.
Quale rivelazione sarebbe se noi potessimo capire che la nostra personalità non è un essere fisico. Dio non è limitato da un corpo e tuttavia è una Persona. Egli pensa, ama, perdona e simpatizza con le nostre difficoltà ed i nostri dolori.
    Terzo: La Bibbia dichiara che Dio non è soltanto uno Spirito ed una Persona, ma è un Essere santo e giusto.Dalla Genesi all’Apocalisse Dio si rivela come un Dio santo. Egli è assolutamente perfetto in ogni particolare. Egli è un Dio santo ed un Dio perfetto.
Se noi potessimo afferrare la vera immagine della Sua maestosa giustizia essa porterebbe un mutamento nella nostra maniera di vivere tanto individuale quanto collettiva! Se noi potessimo percepire per un istante l’abisso terribile che separa l’uomo ingiusto dalla perfetta giustizia di Dio, il mondo cambierebbe immediatamente! La Scrittura dichiara che Egli è la luce e che in Lui non vi è tenebra alcuna, che è l’Essere Supremo senza difetto e senza macchia.
L’uomo, che è imperfetto, riesce difficilmente a concepire questo. Con i nostri errori e le nostre debolezze abbiamo difficoltà ad immaginare la schiacciante santità di Dio; tuttavia bisogna riconoscerla se vogliamo capire la Bibbia ed averne giovamento. L’abisso che separa l’uomo imperfetto dal Dio perfetto e ricordato in tutta la Scrittura. Vediamo ciò nella divisione del Tabernacolo e del Tempio in luogo santo e luogo santissimo; dai sacrifici prescritti quando un peccatore desiderava avvicinarsi a Dio, o ancora con l’istituzione di un sacerdozio speciale che serviva di mediazione fra Dio e l’uomo; lo si vede nelle leggi del Levitico concernenti le impurità, dalle numerose feste di lsraele e dall’isolamento di questo popolo in Palestina.
La Scrittura dichiara che il trono di Dio è basato sulla santità. È proprio perché Dio è santo e l’uomo non lo è che un vuoto così grande esiste tra Dio ed il peccatore impenitente. La Bibbia dice che le nostre iniquità ci hanno separati da Dio, separati da Lui così completamente che la Sua faccia ci è nascosta e che Egli non sente quando gridiamo a Lui.
Dio è troppo puro per poter vedere ed approvare il male. È troppo santo per poter avere un qualsiasi contatto con il peccatore. Prima che il peccato fosse entrato nell’umanità c’era comunione fra Dio e l’uomo, adesso questa comunione è rotta ed è rotta ogni comunicazione tra Dio e l’uomo al di fuori di Gesù Cristo che, solo, può ristabilirla.
L’uomo, in se stesso, è peccatore, incapace di cambiare il suo stato, incapace di raggiungere l’orecchio puro di Dio con il suo linguaggio peccaminoso. Egli sarebbe per sempre perduto se Dio nel Suo amore infinito, non avesse inviato il Suo Figliuolo per gettare un ponte su questo abisso.
È nella santità di Dio che troviamo la ragione della morte di Cristo. La Sua santità esigeva la più severa condanna del peccato, ed il Suo amore dette Gesù Cristo per pagare questo pesante riscatto e per provvedere alla salvezza dell’uomo, poiché il Dio che adoriamo è un Dio puro, un Dio santo, un Dio giusto. Ci ha inviato il Suo unigenito Figliuolo affinché potessimo avere acceso presso di Lui. Ma se volontariamente ignoriamo l’aiuto che ci offre, se non ubbidiamo alle leggi che ci ha dato, non potremo implorare la Sua pietà quando il castigo che meritiamo cadrà su di noi!

    Quarto: Dio è amore. Ma come per gli altri quattro attributi di Dio, quelli che non leggono la Bibbia non possono afferrare quello che essa intende quando dichiara che “Dio è amore” (I Giovanni 4:8).
Noi stessi, non sappiamo esattamente che vogliamo dire quando usiamo la parola amore. Noi la usiamo per significare le più basse come le più sublimi relazioni umane. Diciamo che “amiamo” viaggiare, che “amiamo” la nostra nuova macchina o il disegno della tappezzeria. Noi affermiamo perfino che “amiamo” il nostro prossimo, senza però agire in conseguenza. Non c’è dunque da meravigliarsi se non abbiamo che una vaga idea di quello che la Bibbia intende con: “Dio è amore”.
Non pensate che, perché Dio è amore, tutto andrà secondo i vostri desideri e che nessuno sarà punito a causa dei suoi peccati! Quale errore! La santità di Dio esige che ogni peccato sia punito ma l’amore di Dio ha preparato il piano e la strada per la redenzione dell’uomo peccatore. L’amore di Dio ha dato la croce di Gesù per cui l’uomo può ottenere il perdono e la purificazione. È l’amore di Dio che inchiodò Gesù Cristo alla croce.
Non dubitate mai dell’amore di Dio, poiché esso è immutabile quanto la Sua santità. Quale che sia la perfidia dei vostri peccati, Dio vi ama. Senza l’amore di Dio, nessuno di noi avrebbe speranza per la vita futura. “Ma Iddio mostra la grandezza del proprio amore per noi in quanto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.(Romani 5:8).
Le promesse dell’amore di Dio sono più reali, più sicure e più positive di quello che le parole umane possano esprimere. Ma, come bisogna aver visto l’oceano per comprenderne la bellezza, poiché una descrizione non saprebbe renderla, così è dell’amore di Dio. Fino a quando voi non l’avete veramente accettato, fino a quando non l’avrete esperimentato o non possiederete realmente la pace con Dio, nessuno sarà capace di farvene afferrare le meraviglie.
La vostra limitata ragione non sarà capace di farvi capire un amore cosi grande quale I’amore di Dio. Noi non possiamo ugualmente spiegare come una vacca nera mangi dell’erba verde e dia latte bianco, e tuttavia noi beviamo questo !atte e ce ne nutriamo. Il vostro spirito non può seguire tutto il complicato processo che ha luogo quando piantate un piccolo seme che produce una grossa pianta di cocomeri deliziosi, gustosi e profumati. Voi li mangiate però, e con quale piacere! La vostra intelligenza non può spiegare l’elettricità che produce la luce in questo momento, ma sapete che essa esiste e che vi permette di leggere.
Avete bisogno di accettare Dio per fede, per la fede nel Suo Figliuolo, il Signore Gesù Cristo. Quando lo avrete fatto, non ci sarà in voi più posto per il dubbio, non vi porrete più domande per sapere se Cristo è nel vostro cuore o no, lo saprete!
Quando qualcuno mi domanda come io posso essere tanto certo che Dio esiste, mi viene in mente la storia di un fanciullo che giocava con un aquilone. Egli aveva scelto bene il giorno, perché un forte vento spingeva delle grandi nubi minacciose attraverso il cielo. L’aquilone saliva, saliva fino ad essere nascosto dalle nubi.
“Che fai?” domandò un passante. “Gioco con l’aquilone” rispose il fanciullo.
“Veramente tu giochi con l’aquilone?” disse l’uomo “ne sei sicuro? tu non puoi vedere il tuo aquilone”.
“lo non posso vederlo” fu la risposta ” ma ogni momento io sento tirare la mia corda e ciò mi prova che esso è là”.
Non confondete la parola di altri con quella di Dio. Trovate Dio voi stessi ed allora anche voi conoscerete dalle vibrazioni meravigliose e benefiche di tutte le corde del vostro cuore che Egli e veramente là.

da: come ottenere Pace con Dio di Billy Graham

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