COLUI CHE DIMORA IN ME…….

Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla. Se uno non dimora in me, è gettato via come il tralcio, e si secca; questi tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e si bruciano.

Gesù nella sua semplicità prende come esempio il tralcio e la vite.
Coloro che sono attaccati al Signore porteranno frutto e frutto permanente; coloro che sono legati al Signore non porteranno frutto o meglio saranno sterili. Un figlio di Dio si riconosce dai buoni frutti di giustizia e di santità. Vogliamo dare gloria a Dio nei nostri comportamenti, atteggiamenti, modi di parlare e di vestire, allontanandoci dal peccato e dal male. Vogliamo essere perseveranti nella preghiera, nella lettura delle sua Parola e nella messa in pratica.La vita cristiana non è una tecnica o uno stile. È unicamente la conseguenza di un rapporto che consente a Gesù Cristo di essere il Signore nella vita di una persona. È lo Spirito della vita di Cristo che fa funzionare la vita cristiana.
Il Signore ci chiama a dimorare in Lui e nella sua Parola, a riconoscere la sua autorità e la sua presenza. Chi lo riconosce in questo giammai cadrà in errori grossolani come adulterio, fornicazione, maldicenza ecc….
La dipendenza da Cristo ci insegna che non possiamo vivere da soli e che abbiamo bisogno di Lui, giorno per giorno. Non sarà la congregazione a salvare il credente, o il pastore, o il fratello, o la sorella, o il coniuge, ma solo l’amore e il legame in Cristo. Gesù esalterà coloro che lo servono con rettitudine e santità e li benedirà in ogni cosa;
Il Signore disse: “Non siete voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi, e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto sia permanente” (Giovanni 15, 16).

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