Ho anche visto che ogni fatica e ogni buona riuscita nel lavoro provocano invidia dell’uno contro l’altro. Anche questo è vanità, un correre dietro al vento (Ecclesiaste 4:4).

L’invidioso è un essere che vive costantemente con un’amarezza interiore che non gli dà pace, e questo stato d’animo è capace di provocare delle vere e proprie malattie. In Proverbi 14:30 è scritto che ” un cuore calmo è la vita del corpo, ma l’invidia è la carie delle ossa”. L’invidia è un male che non agisce mai da sola, ma opera sempre insieme alla gelosia e spinge l’uomo a commettere qualsiasi atrocità, anche se non ha nulla da accusare alla sua vittima. Essa è sicuramente uno dei distintivi che caratterizza tutti coloro che vivono senza timore di Dio (Romani 1:28-29). Come cristiani desiderosi di onorare il Signore anche con dei buoni sentimenti, è necessario che facciamo nostra l’esortazione di Proverbi 4:23 che dice: ”
Custodisci il tuo cuore più d’ogni altra cosa, poiché da esso procedono le sorg enti della vita.La più grande vittima dell’invidia è stata sicuramente Gesù Cristo. Sta scritto, infatti, che Pilato sapeva “che glielo avevano consegnato per invidia” (Matteo 27:18). Le accuse erano false, ma i religiosi soffrivano nel vedere le moltitudini che correvano ad acclamare il Signore. è necessario che anche noi, viviamo in intima comunione con il Signore, affinché neinostri cuori non ci sia invidia ma, “gli stessi sentimenti che sono stati in Cristo Gesù.” Se siamo figli di Dio e viviamo sperimentando le “ricchezze della grazia,” non saremo certamente preda dell’invidia in quanto, non abbiamo nulla da invidiare agli altri,
ma, possiamo con certezza unirci al Salmista e dire: “Chi ho io in cielo fuori di te? E sulla terra non desidero che te. La mia carne e il mio cuore posson venir meno, ma Dio è la ròcca del mio cuore e la mia parte di eredità in eterno” (Salmo 73:25-26).

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