“Oppure, qual’è il re che, partendo per muovere la guerra ad un altro re, non si sieda prima ad esaminare se con diecimila uomini può affrontare colui che gli viene contro con ventimila? Se no, mentre quello è ancora lontano, gli manda un’ambasciata e chiede di trattare la pace.” (Luca 14:31,32)

 

Gesù amava parlare in parabole, non così difficili se proprio le esaminiamo attentamente. In questo contesto il paragone è subito fatto. Gesù presenta il caso di un conflitto tra interessi di stato. Naturalmente ci dovranno essere delle buone ragioni e dei validi motivi, prima di pensare alla guerra. Non basta, infatti, una dichiarazione infelice o la mancanza di un saluto per coinvolgere tutto un popolo in un conflitto. Insomma, non si pensa ad una guerra, se non ci sono i dovuti motivi.

Seguire Cristo deve essere una scelta razionale! Dobbiamo avere i motivi legittimi per schierarci dalla parte di Dio!
La gente era contenta di accompagnare Gesù e di comporre un discreto corteo, ma non comprendeva la responsabilità di diventare discepolo, pari a chi vuole costruire una torre, che deve considerare se ha i mezzi per completare l’opera, od iniziare una guerra.
Come quelle azioni dovevano essere supportate da validi motivi, così chi intende seguire Cristo deve farlo, perché mosso dall’urgenza di scampare l’anima sua e dal desiderio di imparare a vivere nella volontà di Dio: “Vegliate dunque, pregando in ogni tempo, affinché siate in grado di scampare a tutte queste cose che stanno per accadere, e di comparire dinanzi al Figliuol dell’uomo” (Luca 21:36).

Non serve scegliere GESU’ per transitività o per coinvolgimento emotivo. E’ un buon motivo seguire Gesù? Allora seguiLo! E’ un buon motivo abbandonare il peccato? Allora sali sul carro e “fuggi lungi dall’Egitto”! Se, invece, non ne sei convinto, perché devi indugiare in una posizione della quale non hai nessuna certezza? Tutti i discepoli devono sempre comprendere la ragione per cui seguono Gesù e cosa implica seguirLo: “… se uno vuol venire dietro a me, rinunci a sé stesso, prenda la sua croce e mi segua” (Matteo 16:24); “… Signore da chi andremo noi? Tu hai parole di vita eterna” (Giovanni 6:68).

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