​GLI INCOMBENTI SEMI DEL DUBBIO David Wilkerson

Giovanni Battista fu un uomo della Parola. Dedicò interamente la sua vita a studiare le Scritture in solitudine e meditando la legge. Di Gesù disse: “Ecco l’Agnello di Dio” (Giovanni 1:29). Egli vide lo Spirito Santo scendere su Cristo in forma di colomba e udì la voce del Padre dichiarare che Gesù era suo Figlio. Ma, Giovanni si ritrovò in prigione, il suo potente ed unto ministero fu interrotto dal malvagio Re Erode (leggere Luca 3:19-20). La folla che aveva seguito Giovanni era scomparsa, la “voce di colui che grida nel deserto” venne messa a tacere.

Il ministero pubblico di Giovanni era durato solo un anno ma durante quel periodo Dio dimostrò la sua potenza attraverso le sue predicazioni. Gesù sapeva che quel potente profeta avrebbe preferito morire piuttosto che essere rinchiuso in prigione. Dopo tutto, aveva vissuto tutti i suoi anni nel deserto aperto, camminando per il paese e dormendo nelle caverne.

Mentre Giovanni era imprigionato, una profonda e oscura prova colpì la sua anima e cominciò così a dubitare. Giovanni si sarà chiesto il perché Gesù non lo liberasse dalla prigione. Dopo tutto, Isaia, aveva profetizzato che il Messia avrebbe liberato i prigionieri quando sarebbe venuto. Francamente, non stava rispondendo alle aspettative di Giovanni. Era davvero il Messia della promessa? (Leggere Matteo 11:2-3.)

Lo stesso diavolo che tentò Gesù nel deserto tentò di distruggere la fede di Giovanni. Anche oggi usa contro di noi le stesse bugie e gli stessi inganni. Il suo scopo è quello di piantare i semi del dubbio in noi sulla Parola di Dio, le sue promesse ed il suo amore. Satana vuole che tu diventi impaziente mentre aspetti le risposte alle tue preghiere. Ma l’impazienza con Dio può trasformare le tue preghiere in un “cattivo odore” invece che in un dolce profumo di incenso.

Giacomo 1:2-4 ci da questo incoraggiamento: “Considerate una grande gioia, fratelli miei, quando vi trovate di fronte a prove di vario genere, sapendo che la prova della vostra fede produce costanza. E la costanza compia in voi un’opera perfetta, affinché siate perfetti e completi, in nulla mancanti”

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