AMICI DI DIO (2)

Abbiamo visto Mosè parlare a Dio come ad un amico, esprimendo sinceramente sentimenti e pensieri, e Dio voleva che fosse così. Ascoltiamo e cerchiamo di capire la loro conversazione. Quando Mosè disse: “Vedi, tu mi dici: “Fa salire questo popolo!” Però non mi fai conoscere chi manderai con me. Eppure mi hai detto: “Io ti conosco personalmente e hai anche trovato grazia agli occhi miei” (v.12), stava mettendo Dio di fronte alle Sue stesse parole. Forse ricordi qualche volta in cui hai detto al tuo sposo/a o amico: “Sei stato tu a dire di fare questo e quello”. Mosè stava esattamente ricordando a Dio ciò che aveva detto in precedenza. In verità Dio vuole che Gli ricordiamo in preghiera le Sue promesse. Non perché a Lui serva ricordare, ma perché serve a noi; inoltre la Sua Parola è l’unica che Dio è obbligato ad onorare (vedi Geremia 1:12). Quando pregando esprimi la Parola di Dio, preghi secondo la Sua volontà ed Egli ti ascolta. Memorizza la Scrittura in relazione ai tuoi bisogni e desideri. Esprimi le tue richieste rivestendole con le Sue promesse. Ad esempio, affermare: “Signore, hai detto che ogni cosa chiesta in preghiera, credendo di averla ricevuta, Tu la concederai” (vedi Marco 11:24), rafforza la tua preghiera. Più conosci la Parola di Dio, più la tua preghiera è conforme alla Sua volontà e tu ti sentirai più vicino a Lui. Tieni la Bibbia a portata di mano quando parli con Dio, cosi Egli può tradurre i tuoi pensieri nelle parole che vuole ascoltare in preghiera.

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