UN “BUON SUCCESSO”

 

Quando Giosuè prese il posto di Mosè alla guida di Israele, Dio gli disse: “Questo libro della legge non si allontani mai dalla tua bocca, ma meditalo, giorno e notte; abbi cura di mettere in pratica tutto ciò che vi è scritto; poiché allora riuscirai in tutte le tue imprese, allora prospererai”. Ci sono due tipi di successo: quello che adempie il volere di Dio per la tua vita e quello transitorio, che può farti sentire vuoto e muore con te. Boris Becker, campione mondiale di tennis, si dice abbia più volte considerato il suicidio a causa del grande vuoto sperimentato nella sua vita. Sebbene apparisse un ragazzo di successo, sapeva che la sua vita non era la meraviglia che sembrava. “Ho vinto due volte Wimbledon, una volta come il giocatore più giovane” racconta. “Ero ricco. Avevo tutti i beni materiali possibili: soldi, macchine, donne, tutto… so che è un cliché. È la solita storia dei divi cinematografici e delle pop star che vogliono suicidarsi. Hanno tutto eppure sono così infelici… non avevo pace. Ero un burattino appeso ad un filo”. Qualcuno una volta disse: “Qualsiasi cosa un uomo faccia senza Dio, fallirà miseramente o avrà successo ancor più miseramente”. Sai perché questa affermazione è vera? Perché senza Dio il successo finisce in fallimento (non soddisfa). Gesù definì “stolto” chi “accumula tesori per sé e non è ricco davanti a Dio” (Luca 12:21). Avere un “buon successo” significa mettere Dio al primo posto e permetterGli di sistemare ogni cosa per te.

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