IL PRODIGO E’ IN NOI Luca 15: 22

Ma il padre disse ai suoi servi: “Portate qui la veste più bella e rivestitelo, mettetegli un anello al dito e dei sandali ai piedi. 23 Portate fuori il vitello ingrassato e ammazzatelo; mangiamo e rallegriamoci, 24 perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. Egli dunque si levò e andò da suo padre. Questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. La parabola del figliuol prodigo è la parabola di tutta l’umanità e di ognuno di noi… Il mondo, l’indipendenza, le luci della ribalta e i luccichii del successo e della gloria umana; una natura, la nostra, che freme dalla voglia di conoscere l’ignoto e la curiosità di sapere ciò che ci sta dietro l’angolo del nostro cammino e curva dopo curva, presto ci si trova in quel “paese lontano… in uno stato più basso dei porci… Nessuno si scandalizzi se diciamo che il prodigo è un poco in ognuno di noi quando le passioni bruciano e scalpita la voglia di uscire, liberarsi dalla disciplina paterna e l’atmosfera troppo santa di quella casa… anche il fratello maggiore è in noi, vestito di santità farisaica, infarcito di religione volontaria, pronto a disprezzare il debole e il caduto. Anima eletta, se il giovane prodigo, finora ha guidato i tuoi passi in paesi lontani…e l’avversario ti convince che non hai speranza, che sei troppo sporco… che non ci possa essere più ospitalità nella casa del padre: non pensarlo! Ricorda che hai un padre unico, che ti aspetta dicendo del continuo: Se torni, io ti accoglierò, sempre! Anima cara, su, rientra in te stesso, alzati e ritorna a casa e farai felice Dio e gli angeli, faranno festa in cielo… Alzati! Amen.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *