“Al mattino fammi udire la tua bontà, perché in te confido; fammi conoscere la via da seguire, perché io elevo l’anima mia a te” ( salmo 143:8)

Ogni mattino è come un nuovo inizio. Le giornate segnano il limite delle nostre preoccupazioni e fatiche: “Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno” ( Mt 6:34). E ancora: “mentre non sapete quel che succederà domani! Che cos’è infatti la vostra vita? Siete un vapore che appare per un istante e poi svanisce” (Giacomo 4:14). Ogni giornata è abbastanza lunga per cercare Dio, ma anche per perderlo, per rimanere fedeli o per cadere nel peccato. Il Signore creò il giorno e la notte affinché non camminassimo in una realtà senza confini, ma vedessimo davanti a noi, ogni mattino, il traguardo della sera. Come sorge il sole ogni mattino, così la sua misericordia si rinnova ogni giorno: “È una grazia del Signore che non siamo stati interamente distrutti; le sue compassioni infatti non sono esaurite, si rinnovano ogni mattina!” (Lam. 3:22-23). Il mattino è come un dono che Dio ci fa ogni giorno! Nella Bibbia il mattino è un momento prezioso e significativo; è l’ora dell’aiuto di Dio alla sua Chiesa: “Dio si trova in essa: non potrà vacillare. Dio la soccorrerà al primo chiarore del mattino” (Salmo 46:5); è un momento di speranza dopo il pianto della sera : “La sera ci accompagna il pianto, ma la mattina viene la gioia” (Salmo 30:5). Il mattino è il momento in cui YHWH ha distribuito la manna ai nostri padri nel deserto: “Al tramonto mangerete carne e domani mattina sarete saziati di pane e conoscerete che io sono il Signore, il vostro Dio” (Esodo 16:12). È al mattino, anzi all’alba che Gesù sceglie di pregare:
“ Poi, la mattina, mentre era ancora notte, Gesù si alzò, e uscì e se ne andò in un luogo deserto; la’ pregava” ( Marco 1:35). É di mattina che Il Padre sceglie di risuscitare il Figlio, di mattino le donne lo incontrano vittorioso sui legami della morte (Gv 21:4). Tutti gli uomini di Dio sanno che la mattina devono alzarsi presto, il sonno non può trattenerli, prima che il mondo si svegli loro dovranno ricevere da Dio la comunione che li renderà strumenti durante le ore successive. Nelle prime ore della giornata non pensiamo subito ai nostri programmi, alle preoccupazioni, al lavoro…alziamoci di buon mattino per attraversare il velo squarciato del luogo santissimo. Sediamoci alla mensa eterna della sua Parola, beviamo alla fonte dello Spirito. Prima che il cuore e la mente sia aprano al mondo, apriamoci davanti al Padre. Prima che l’orecchio ascolti infinite voci, ascoltiamo i consigli utili che ci vengono dall’eternità. Il mattino è la primizia che dobbiamo offrire a Dio! Ogni giornata ha la sua primizia, il mattino è la nostra decima! Prima della colazione viene il pane disceso dal cielo, prima del lavoro viene la nostra consacrazione quotidiana. Tranquilli, il diavolo vi dirà che è tempo perso….lui sa che una giornata vissuta con le prime ore del mattino offerte al Signore diventa un pericolo serio per il suo regno. I suoi combattimenti, i sui attacchi, le sue frecce, le sue tentazioni non avranno la stessa forza con il credente che prega, a differenza di quei cristiani che iniziano la giornata disarmati, senza benedizione, provati fin dalle prime ore del giorno. Prega al mattino, sii deciso nel farlo anche quando l’animo è indisposto. Sforzati, combatti affinché non ti siano tolte né dalla pigrizia, né dal sonno, né dalla stanchezza, le primizie che Dio riversa dal cielo su chi Lo cerca fin dalle prime ore dell’alba!
Le tue giornate saranno diverse, la tua preghiera sarà il motore per una giornata interamente benedetta. Inizia subito, non lasciare che il Signore ti aspetti invano ogni mattino. All’alba lo troverai bussare alla tua porta, non tardare, aprigli il tuo cuore:
“Aprimi, sorella mia, amica mia, colomba mia, mia perfetta! Io mi sono tolta la gonna, come me la rimetterei ancora? Mi sono lavata i piedi, come li sporcherei ancora? L’amico mio ha passato la mano per la finestra, il mio amore si è agitato per lui. Mi sono alzata per aprire al mio amico, e le mie mani hanno stillato mirra, le mie dita mirra liquida, sulla maniglia della serratura. Ho aperto all’amico mio, ma l’amico mio si era ritirato, era partito”
(Cantico dei cantici 5: 2-6).
Al mattino fammi udire la tua grazia!

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