GLI OSTACOLI ALL’ESAUDIMENTO DELLE PREGHIERE (1)

Nei prossimi giorni approfondiremo alcuni motivi per cui le nostre preghiere non ottengono risposta. Il primo ostacolo è il potere degli angeli caduti. Daniele aveva pregato per tre settimane senza ricevere alcuna risposta. Perché? Perché una forza malvagia nel regno spirituale, “il Principe di Persia”, la ostacolò (cfr. Daniele 10:13). Quindi Dio incaricò Michele, uno degli arcangeli, di combattere conto quell’avversario. La battaglia durò ventuno giorni e alla fine Daniele ottenne la sua risposta. Paolo dice: “Il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti” (Efesini 6:12). Quanto è potente il diavolo? Abbastanza potente da ingannarti (cfr. 2 Corinzi 4: 4). Abbastanza potente da portare la malattia (cfr. Giobbe 2: 7). Abbastanza potente da opporsi ai giusti (cfr. Zaccaria 3: 1). Abbastanza potente da divorarti (cfr. 1 Pietro 5: 8). Così ti chiedi: “Che cosa posso fare per vincerlo?” Dopo averci detto che stiamo combattendo contro le forze del mondo invisibile, Paolo aggiunge: “Pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito, con ogni preghiera e supplica; vegliate a questo scopo con ogni perseveranza” (Efesini 6:18). Cristo, che vive in te, è più forte del nemico che affronti. Gesù disse: “Quando l’uomo forte, ben armato, guarda l’ingresso della sua casa, ciò che egli possiede è al sicuro; ma quando uno più forte di lui sopraggiunge e lo vince, gli toglie tutta l’armatura nella quale confidava e ne divide il bottino” (Luca 11: 21-22). Satana è forte, ma Gesù è “ancora più forte”. Giovanni ha scritto: “Ora è venuta la salvezza e la potenza, il regno del nostro Dio e il potere del suo Cristo, perché è stato gettato giù l’accusatore dei nostri fratelli, colui che giorno e notte li accusava davanti al nostro Dio. Ma essi lo hanno vinto per mezzo del sangue dell’Agnello e con la parola della loro testimonianza; e non hanno amato la loro vita, anzi l’hanno esposta alla morte” (Apocalisse 12: 10-11). Non ne sei felice?

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