……egli mi ha molte volte confortato e non si è vergognato della mia catena. (2 Timoteo 1:16)MLuisa

Stamattina leggendo questo verso pensavo a Paolo e a quale grande conforto ricevette da Onesiforo. Paolo, nonostante il suo ministerio fosse forte e potente, aveva comunque incontrato delle difficoltà ed ostacoli, ma rimase comunque attivo nonostante la sua carcerazione. Anche gli uomini di Dio, come le donne di Dio, possono avere periodi di prigionia, in cui vengono attaccati, bloccati. Paolo era in carcere, e mentre tutti gli altri lo avevano abbandonato, aveva trovato in Onesiforo uno straordinario e continuativo conforto. Siamo in un mondo in cui tutti siamo attirati da attività appariscenti, che generano visibilità; il conforto è piuttosto qualcosa che si svolge nel privato ed è conosciuto solo da chi lo riceve, eppure è così importante, e rafforza davvero i legami tra le persone. Fa del bene sia a chi lo riceve sia a chi lo reca.
A volte si tratta di piccoli gesti, una mano sulla spalla, una semplice frase o un sorriso.
Il mandato è anche questo, incoraggiare, sostenere, confortare. Preferisco che qualcuno si ricordi di me per il conforto che ho portato, piuttosto che per le belle prediche.
I periodi difficili ci sono, verranno ma li dobbiamo affrontare con serenità. A volte non ci sentiremo compresi, apprezzati per tutti i nostri sforzi ma Dio sa e vede e sarà Lui stesso a retribuire i suoi.
Quando si lavora nel campo del Signore ci si affatica molto ma debbo dire che le soddisfazioni ci sono e il Signore ci ricorda il premio per aver eseguito con fedeltà il compito.
Ricorda – Non chi mi dice Signore, Signore, entrerà nel Regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli –
Dio ti benedica, MLuisa

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