“PREGATE DI NON ENTRARE IN TENTAZIONE” LUCA 22:40-pastore Giuseppe Tramentozzi

Ti mostri in forma smagliante, nel tentativo di apparire migliore di come sei. Quando ti esamini onestamente, però, vedi bene le tue debolezze e dove più facilmente cedi alla tentazione; se vuoi, sei anche capace di valutare il tuo operato. Gli altri potrebbero darti ottimi voti, ma per te è un’insufficienza. Se questo è uno schema ricorrente, ti domandi: “Che cosa serve chiedere perdono al Signore? Cado continuamente nello stesso peccato e devo tornare ogni volta a Lui”. Gesù ci insegna come fare. Egli disse ai suoi discepoli: “Vegliate e pregate, affinché non cadiate in tentazione” (Matteo 26:41). In altre parole, pregate prima che giunga la tentazione, per essere fortificati e dunque in grado di gestirla. Forse dirai: “Ma io l’ho fatto, ho pregato!” Allora prega di più! Prima di calmare il Mar di Galilea, Gesù trascorse l’intera notte in preghiera. Spegni tutto, computer, cellulare, televisore, contatti con l’esterno, e dedica a Dio il tuo tempo. Che cosa intendevano gli anziani esortando a “pregare fino alla fine”? Semplicemente, esprimevano la certezza che in preghiera si può raggiungere il punto in cui “sai” di aver ricevuto da Dio la forza necessaria per vincere. Paolo scrive: “Accostiamoci con piena fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovare grazia ed essere soccorsi al momento opportuno” (Ebrei 4:16). Di cosa hai bisogno quando cadi in continuazione? Innanzitutto della grazia di Dio, che ti perdona, e del Suo aiuto per vincere la tentazione. Prega, dunque, prima che giunga la tentazione e Dio farà di te un vincitore.
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