La pigrizia è una trappola silenziosa.-pastore Giuseppe Tramentozzi

 

Si presenta come comfort, ma presto diventa rinuncia. Ti sussurra che c’è tempo, che non serve correre, che domani andrà bene lo stesso… ma intanto i giorni passano, le occasioni scivolano via, e i sogni restano fermi.
È la scusa perfetta per non affrontare la fatica, per non rischiare, per non crescere.
E più la assecondi, più ti toglie forza, fino a farti credere che non ne valga più la pena.
La pigrizia non è riposo: è resa. È il sonno dell’anima.
Non spegne la fede con un colpo solo, ma la consuma piano, come una candela lasciata bruciare senza scopo. Ti fa rimandare la preghiera, ignorare la Parola, dimenticare la lotta interiore, ti sottrae al servizio.
Ti illude che basti credere senza cercare, che si possa amare Dio senza ascoltarlo, senza sacrificare nulla.
Ma la verità è che il cuore si indurisce quando smette di rivolgersi all’Alto, e lo spirito si svuota quando non si nutre della comunione, della grazia, della verità.
La pigrizia non è solo stanchezza: è il rifiuto gentile, ma costante, dell’incontro con Dio.
E così, mentre tutto il cielo ci chiama, noi restiamo fermi, distratti… immobili davanti all’eterno.

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