Luca scrive: “Ed ecco, una donna che era in quella città, una peccatrice, saputo che egli era a tavola in casa del fariseo, portò un vaso di alabastro pieno di olio profumato; e, stando ai piedi di lui, di dietro, piangendo, cominciò a rigargli di lacrime i piedi e li ungeva con l’olio. Il fariseo che lo aveva invitato, veduto ciò, disse fra sé: “Costui, se fosse profeta, saprebbe che donna è questa che lo tocca; perché è una peccatrice” (versi 37-39). Questa scena avviene in casa di Simone, un capo religioso che si preoccupava più del senso morale che di ferire o no le persone. Poteva essere nel giusto, teologicamente parlando, ma non aveva compassione. E Gesù l’affrontò su questo argomento. “Voltandosi verso la donna, disse a Simone: “Vedi questa donna?” Simone la vedeva come una prostituta e una perdente. Ma non Gesù. Egli rispose al dono che aveva portato e al sentimento del cuore che vi era dietro. Nello stabilire il suo potenziale futuro per il Regno di Dio non guardò al suo squallido passato e neanche si riferì ad esso. Vide le sue lacrime, comprese il suo bisogno e scioccò la folla di religiosi quel giorno dicendo: “I tuoi peccati ti sono rimessi” (v.48). Fa attenzione: quando è da un po’ che sei in chiesa e hai dimenticato com’è esserne fuori, può darsi che il tuo cuore sia diventato duro e non riesci più a mostrare l’amore di Dio a quelli che ne hanno bisogno.
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