Gli uomini maggiormente usati da Dio nel corso dei secoli possiedono una caratteristica comune: in un momento particolare della loro vita Dio fissò loro un appuntamento, e giunsero così a una comprensione segreta, a una conoscenza intima dell’Iddio Altissimo. Ebbero un incontro privato con il Signore, un contatto diretto con l’Onnipotente. La Bibbia riferisce tutta una serie di queste esperienze, dalla Genesi all’Apocalisse. Le pagine della storia della chiesa abbondano di racconti simili. Questi uomini andarono a Dio da soli, come Giacobbe a labboc, Mosè a Madian, Giovanni a Patmos. Dopo essere stati con Dio, questi uomini si librarono in volo come aquile, e le aquile non volano in stormi. Appena ebbe avuta quella visione, cercammo subito di partire” (Atti 16:10). La visione non è concessa alla folla, ma al singolo individuo. Mosè prima incontrava Dio, in seguito il popolo seguiva Mosè. Nessuno è preparato per affrontare la gente se prima non incontra Dio. Lo stesso Gesù predicava alla gente dopo essersi raccolto in preghiera, in completa solitudine con il proprio Padre celeste. Nella vita spirituale di ogni credente esiste una dimensione privata. momenti in cui non si sta con nessun altro: ci sono, infatti, esperienze che non possono essere condivise con altre persone. Dio ci convoca personalmente, in vista di colloqui assolutamente individuali, in occasione dei quali non possiamo abbandonarci meccanicamente a discorsi stereotipati, ma in cui dobbiamo spandere il nostro spirito davanti alla presenza del Signore. Inizia sempre il tuo lavoro nel modo giusto, non prima di aver passato un momento di comunione esclusiva con Dio.
Lascia un commento