“Giuseppe vide i suoi fratelli e li riconobbe, ma si comportò come un estraneo davanti a loro e parlò loro aspramente…” (Genesi 42:7)
Giuseppe riconobbe i suoi fratelli, ma loro no; tra l’altro, erano andati in Egitto soltanto per comprare viveri a motivo della caratestia e mai e poi mai, avrebbero immaginato che la persona davanti a loro fosse Giuseppe.
Questa esperienza non fu proprio piacevole perché la durezza e la severità con la quale furono accolti da quell’autorevole personaggio non aveva una spiegazione logica.
Chi conosce la storia e, sopratutto conosce Giuseppe, sa molto bene che le sue intenzioni non erano cattive; anzi, nei capitoli che seguiranno, scopriranno la benignità e la misericordia di Dio nei loro confronti.
La poca familiarità e asprezza di questo loro primo incontro li lasciò molto perplessi, per non dire terrorizzati; Fu molto difficile vero? Questo perché non sapevano ancora che quello “sconosciuto” li amava immensamente.
Talvolta anche noi, nelle nostre preghiere e dai fatti che seguono, abbiamo la sensazione di essere “trattati” dal Signore come estranei e in modo duro.
Se oggi ti senti così; vogli dirti che questa “estraneità” è solo apparente; come Giuseppe e più di Giuseppe, Dio ti ama e tra non molto Egli si rivelerà alla tua vita e tutto quello che stai attraversando avrà la sua spiegazione!
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