Riflessioni bibliche. Il battesimo: la sua importanza e perché farlo.

 

La Parola di Dio

“Chi ha creduto ed è stato battezzato, sarà salvato; ma chi non ha creduto, sarà condannato.” (Marco 16:16)

1.0 FACCIAMO CHIAREZZA

Il versetto che abbiamo letto precedentemente chiarisce subito una cosa, chi crede e poi si battezza sarà salvato, mentre chi non crede (anche se si battezza) sarà egualmente condannato! Che cosa significano queste parole di Gesù? Semplicemente che la fede salvifica ha la priorità temporale rispetto al battesimo e che al battesimo deve “necessariamente” precedere questo tipo di fede (ossia quella che salva riconoscendo Cristo Gesù come Signore e salvatore e che Dio lo ha resuscitato dai morti). I “salvati” devono essere battezzati, non è una scelta personale, o un semplice: “non mi sento pronto”, “vorrei aspettare ancora un po’”; resistere al battesimo, potrebbe rilevare ancora una “doppiezza” seppur minima.
Chi ha riconosciuto il Signore come suo salvatore ed ha riposto la sua fede in Cristo, sente il bisogno di battezzarsi! Era il 1996, una giornata gelida del 6 gennaio, io e mia moglie scendemmo nelle acque battesimali, perché non volevamo aspettare la comoda estate, per noi la salvezza e conseguente pubblica testimonianza veniva prima di tutto il resto. Fummo battezzati alle 19 di sera con l’acqua a -3 in un paesino collinare di una piccola chiesa! L’evangelista Marco a ragion di chiarezza specifica che “chi non ha creduto sarà condannato!” e non “chi non è battezzato”, e quindi ora cosa succede? Posso anche non battezzarmi? No! Devi battezzarti ad ogni costo sa hai la possibilità di farlo (e quando uno vuole certo che può). Vediamo il perché!

2.0 UNA SEQUENZA LOGICA E DIVINAMENTE ISPIRATA

Prima la salvezza, poi il battesimo! E’ una sequenza divina, un comandamento, una specifica azione di ubbidienza che fa parte della volontà di Dio. Non si può scegliere di non battezzarsi, non si può scegliere di rimandare sempre a tempi migliori e nessun ministro, a patto che non abbia “validissime”, DICO V.A.L.I.D.I.S.S.I.M.E. RAGIONI, può astenersi dal battezzarvi.
Battezzarsi, dopo aver creduto, significa rispettare la volontà di Dio! Non è demandato al convertito scegliere se battezzarsi oppure no! Il credente “deve” battezzarsi! Gesù prima di ascendere al cielo ha dato ai suoi discepoli delle raccomandazioni ben precise: “Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo,”(Matteo 28:19). C’è un chiaro ordine spirituale per i ministri: prima discepolare, poi battezzare. GRAVE ERRORE E’ PRIMA BATTEZZARE E POI DISCEPOLARE (come fa una nuova corrente dottrinale conosciuta come Ultima Riforma). Quindi la corretta sequenza biblica, nella somma della Parola è:
  1. CREDERE IN GESU’ CRISTO (con il cuore e confessarlo con la bocca);
  2. DIVENTARE DISCEPOLO DI CRISTO (ossia fare parte, come credente, della “chiesa”);
  3. FARSI BATTEZZARE (come atto di testimonianza di aver abbandonato il vecchio uomo);
Invertendo la posizione cronologica di uno di questi tre punti “si disubbidisce alla Parola di Dio”. Discepolo è colui che “professa o attende all’insegnamento di un maestro”, per partecipare quindi alla vita confessionale mediante l’incorporamento. La fede salva, il battesimo incorpora il credente nella chiesa, poiché in tale modo si manifesta pubblicamente la volontà di riconoscere Cristo dinnanzi agli uomini, poiché è scritto: “Chiunque perciò mi riconoscerà, davanti agli uomini, io pure lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli.”(Matteo 10:32). Riconoscere Gesù in terra, per essere riconosciuto da Gesù nei cieli! Questo è il contesto in cui ogni credente deve professare la propria fede.

3.0 UN ATTO DOVUTO

Come sempre la Parola di Dio ci fa luce sul buio del nostro brancolare nella conoscenza. Se prendiamo il considerazione il “ladrone pentito” sulla croce possiamo notare che Gesù gli dice: “In verità ti dico: oggi tu sarai con me in paradiso”(Luca 23:43); non c’era tempo per il battesimo; il pentimento e la fede in Gesù era già di per se motivo sufficiente per salvare un criminale che in punto di morte dava la sua vita a Cristo. Gesù lo ha salvato! Senza battesimo. Tuttavia questo fatto non deve “assolutamente” rappresentare la possibilità di evitare il battesimo.
Ove non abbiamo avuto tempo di battezzarci (non a causa nostra), IN PUNTO DI MORTE SAREMO LO STESSO SALVATI, SE ABBIAMO CREDUTO IN CRISTO. Ma qualora abbiamo la possibilità di fare il battesimo e noi ci rifiutiamo allora assumiamo una grande responsabilità davanti a Dio, vuol dire che non abbiamo veramente creduto! Altrimenti quali sarebbero le ragioni per evitare il battesimo? La famiglia? Gli amici? I colleghi di lavoro? E no caro fratello, sorella o simpatizzante che sia, la bibbia è chiara: “Chi ama padre o madre piú di me, non è degno di me; e chi ama figlio o figlia piú di me, non è degno di me.” (Matteo 10:37). Se tu ami Gesù ed hai riconosciuto che lui è il tuo Signore, niente ha precedenza rispetto alla testimonianza pubblica del suo nome!
Non puoi rinunciare al battesimo, poiché con esso tu seppellisci il vecchio uomo, secondo la Parola che è scritta: “essendo stati sepolti con lui nel battesimo, in lui siete anche stati insieme risuscitati, mediante la fede nella potenza di Dio che lo ha risuscitato dai morti.” (Colossesi 2:12). Vogliamo pubblicamente seppellire il vecchio uomo? Allora dobbiamo battezzarci.
Ma attenzione solo se avrai creduto davvero, ed il tuo cuore è sincero davanti al Signore potrai scendere nelle acque battesimali: “Quando però credettero a Filippo, che annunziava la buona novella delle cose concernenti il regno di Dio e il nome di Gesú Cristo, uomini e donne si fecero battezzare. (Atti 8:12). Filippo battezzava coloro i quali avevano creduto.
Per concludere quindi possiamo dottrinalmente affermare che il battesimo non rimuove la sporcizia della carne (1 Pietro 3:21); quindi da solo ed in quanto tale, il battesimo, non è sufficiente alla salvezza. A maggior ragione, invece, coloro che hanno creduto devono, il prima possibile, battezzarsi (come vediamo in molti esempi nel Libro degli Atti) per ubbidire alla volontà di Dio e rendere richiesta di buona coscienza davanti al Signore per completare correttamente tutto il percorso dell’identità cristiana, morendo definitivamente al vecchio uomo e risorgendo, una volta e per sempre, con un solo battesimo (Efesini 4:5) in Cristo Gesù per una novità di vita. SEI CREDENTE… NON INDUGIARE SCENDI NELLE ACQUE BATTESIMALI A CONFERMARE LA TUA BUONA COSCIENZA DINNANZI A DIO.
A Dio la gloria!

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