IABES FU PIU’ ONORATO PIU’ DEI SUOI FRATELLI……..

“Iabes fu piú onorato dei suoi fratelli; sua madre lo aveva chiamato Iabes, perché diceva: “L’ho partorito con dolore». Iabes invocò il Dio d’Israele, dicendo: “Benedicimi, ti prego; allarga i miei confini; sia la tua mano con me e preservami dal male in modo che io non debba soffrire! E Dio gli concesse quanto aveva chiesto.”

Cari nel Signore, come Iabes anche noi vogliamo invocare il nome del Signore, rivolgendoci a Lui per mezzo di Cristo e di lui solo, perché nessuno va al Padre se non per mezzo di Lui.
La preghiera inizia con “Benedicimi, ti prego”: chiediamo a Dio di benedire la nostra vita, la nostra famiglia, il nostro vicinato, il nostro posto di lavoro perché “quello che fà ricchi è la benedizione del Signore.
Ancora Iabes esclama “Allarga i miei confini”: anche noi vogliamo esprimerci cosi dinanzi a Dio: “allarga i nostri confini, perché ci disponiamo a fare la tua volontà, a dedicarti il nostro tempo, le nostre forze e tutto noi stessi con la certezza che egli si prenderà cura di noi, provvederà ad ogni nostro bisogno e noi potremo riposare al sicuro!
Iabes conclude dicendo:” sia la tua mano con me e preservami dal male in modo che io non debba soffrire.”
Sia oggi e ogni giorno così la nostra preghiera perchèéad essa segue una certezza: “Dio gli concesse quanto aveva chiesto.”
Anche oggi Dio non ha mancato di elargire su di noi le sue benedizioni e per questo gli siamo grati. Gloria a Dio

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