IL BICCHIERE DI ACQUA SPORCA

Maria alunna di una quarta di un liceo, da una settimana era assente a scuola.
Anna, una sua compagna di classe, nota come pettegola della scuola, incominciò a dire delle cattiverie sul suo conto.
Disse che Maria si era assentata perché era incinta ed aveva deciso di abortire.
L’insegnante di turno ascoltò in silenzio e commenti di Anna, poi la chiamò alla cattedra e le disse: ”Anna, per favore, mi vai a prendere un bicchiere d’acqua”.
La studentessa glielo portò, e l’insegnante aggiunse: “Ora versa a terra l’Acqua che c’è in questo bicchiere”.
Anna per un attimo fu titubante, ma alla fine ubbidì all’ordine della professoressa.
Dopo aver versato l’acqua a terra, l’insegnante le disse: “Ora, raccogli da terra l’acqua che hai versato, e rimettila nel bicchiere”.
“Non si può”, rispose l’alunna.
Ma la professoressa insisté che lo facesse.
L’alunna cercò di farlo con panni, tovaglioli, ecc.; raccolse tutto quello che poté, e in tal modo riuscì a riempire mezzo bicchiere di acqua, che naturalmente non era più limpida come prima, bensì molto sporca.
L’insegnante allora disse alla ragazza: “Sai, Anna, dopo ciò che hai detto di Maria, è avvenuto al suo onore proprio ciò che è successo all’acqua che hai versato a terra.
Ed ora, anche se vuoi riparare al male che le hai fatto, non riuscirai più a farlo totalmente.
Io so il vero motivo dell’assenza della tua compagna, ha avuto un lutto in famiglia”.
Stiamo bene attenti a non uccidere gli altri con le nostre parole ma a benedirli come faceva Gesù!

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