II. COME SONO GIUSTIFICATI GLI UOMINI

1. Poiché per le opere della legge nessuno sarà giustificato al suo cospetto; giacché mediante la legge è data la conoscenza del peccato. Ro 3:20 

Avendo pur nondimeno riconosciuto che l’uomo non è giustificato per le opere della legge ma lo è soltanto per mezzo della fede in Cristo Gesù, abbiamo anche noi creduto in Cristo Gesù affin d’esser giustificati per la fede in Cristo e non per le opere della legge, poiché per le opere della legge nessuna carne sarà giustificata. Ga 2:16

Prima ASSERZIONE:

L’uomo non è giustificato per le opere della legge, perché queste non giustificano nessuno.

Domanda: Perché no?

Risposta: Poiché tutti coloro che si basano sulle opere della legge sono sotto maledizione; perché è scritto: Maledetto chiunque non persevera in tutte le cose scritte nel libro della legge per metterle in pratica. Ga 3:10

Difatti, tutti hanno peccato e son privi della gloria di Dio. Ro 3:23

Per poter essere giustificati in merito alle opere della legge ne dobbiamo adempiere ogni decreto, e in questo nessuno è mai riuscito; al contrario, tutti hanno peccato. Nel momento in cui la legge è trasgredita, anche solo in minima parte, non è più possibile essere giustificati per mezzo delle opere. Di conseguenza, chi si basa sulle opere della legge è sotto maledizione. Dio non dà la sua legge agli uomini per giustificarli per mezzo di essa, ma per convincerli del loro peccato, per metterli a tacere e per condurli a Cristo.

Or noi sappiamo che tutto quel che la legge dice, lo dice a quelli che son sotto la legge, affinché ogni bocca sia turata, e tutto il mondo sia sottoposto al giudizio di Dio; poiché per le opere della legge nessuno sarà giustificato al suo cospetto; giacché mediante la legge è data la conoscenza del peccato. Ro 3:19,20

Talché la legge è stata il nostro pedagogo per condurci a Cristo, affinché fossimo giustificati per fede. Ga 3:24

Eppure, stranamente, al giorno d’oggi molti predicano la legge come mezzo di salvezza.

2. E son giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù. Ro 3:24

Seconda ASSERZIONE:

Gli uomini sono giustificati per dono gratuito della grazia di Dio, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù.

La giustificazione non si basa su alcun merito che è in noi, ma è un dono gratuito di Dio, elargito mediante la redenzione che è in Cristo Gesù.

3. Tanto più dunque, essendo ora giustificati per il suo sangue, sarem per mezzo di lui salvati dall’ira. Ro 5:9

Terza ASSERZIONE:

Gli uomini sono giustificati o dichiarati giusti per il sangue di Cristo, ossia per merito della sua morte propiziatoria.

Si confronti

Ga 3:13: Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, essendo divenuto maledizione per noi (poiché sta scritto: Maledetto chiunque è appeso al legno);

1Pi 2:24: Egli, che ha portato egli stesso i nostri peccati nel suo corpo, sul legno, affinché, morti al peccato, vivessimo per la giustizia, e mediante le cui lividure siete stati sanati;

Is 53:6: Noi tutti eravamo erranti come pecore, ognuno di noi seguiva la sua propria via; e l’Eterno ha fatto cader su lui l’iniquità di noi tutti; e

2Co 5:21: Colui che non ha conosciuto peccato, egli l’ha fatto esser peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui.

Il fondamento della giustificazione è il sangue sparso da Cristo.

4. Per dimostrare, dico, la sua giustizia nel tempo presente; ond’egli sia giusto e giustificante colui che ha fede in Gesù. Ro 3:26

Mentre a chi non opera ma crede in colui che giustifica l’empio, la sua fede gli è messa in conto di giustizia. Ro 4:5

Giustificati dunque per fede, abbiam pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore. Ro 5:1

E per mezzo di lui, chiunque crede è giustificato di tutte le cose, delle quali voi non avete potuto esser giustificati per la legge di Mosè. At 13:39

Quarta ASSERZIONE:

Gli uomini sono giustificati a condizione che abbiano fede in Gesù.

La fede si appropria del sangue sparso da Cristo, che è il fondamento della giustificazione; perciò, noi siamo giustificati quando crediamo in colui che ha sparso il sangue. Cristo ha provveduto alla nostra giustificazione spargendo il suo sangue. Siamo quindi effettivamente giustificati quando crediamo.

5. Poiché noi riteniamo che l’uomo è giustificato mediante la fede, senza le opere della legge. Ro 3:28

Mentre a chi non opera ma crede in colui che giustifica l’empio, la sua fede gli è messa in conto di giustizia. Ro 4:5

Quinta ASSERZIONE:

L’uomo è giustificato mediante la fede, a condizione che creda, anche se non ha opere da offrire come motivo per rivendicare la giustificazione.

Quando l’uomo cessa di operare per essere giustificato e crede semplicemente a colui che giustifica gli empi, quella fede gli è messa in conto di giustizia, ed egli, il credente, è considerato giusto.

La domanda non è: “Hai delle opere da offrire a Dio?,” ma piuttosto: “Credi in colui che giustifica gli empi?” Le opere non hanno niente a che fare con la giustificazione; anzi, non fanno che ostacolarla. Al contrario, il sangue di Cristo garantisce la giustificazione e la fede la afferra. Non siamo giustificati mediante le nostre opere, ma mediante la sua opera. La giustificazione si basa unicamente sul suo sangue, e ha come semplice e sola condizione la fede. È molto difficile convincere gli uomini ad attenersi a questa dottrina di giustificazione per fede senza le opere della legge, perché cercano sempre di far posto alle opere in un modo o nell’altro.

6. Perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore, e avrai creduto col cuore che Dio l’ha risuscitato dai morti, sarai salvato; infatti col cuore si crede per ottener la giustizia e con la bocca si fa confessione per esser salvati. Ro 10:9,10

Sesta ASSERZIONE:

La fede che conduce alla giustificazione è la fede del cuore.

Il termine “cuore” nella Bibbia indica l’intero essere, con i suoi pensieri, i suoi sentimenti e i suoi desideri. Credere “con il cuore” vuol dire credere con tutto se stesso; sottomettere i propri pensieri, i propri sentimenti e la propria volontà alla verità in cui si crede.

La fede che proviene dal cuore è più di una semplice opinione. È una convinzione che governa tutto l’animo e, di conseguenza, dà forma al comportamento esteriore.

7. Che giova, fratelli miei, se uno dice d’aver fede ma non ha opere? Può la fede salvarlo? … Anzi uno piuttosto dirà: Tu hai la fede, e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le tue opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede. Tu credi che v’è un sol Dio, e fai bene; anche i demoni lo credono e tremano. Ma vuoi tu, o uomo vano, conoscere che la fede senza le opere non ha valore? Abramo, nostro padre, non fu egli giustificato per le opere quando offrì il suo figliuolo Isacco sull’altare? Tu vedi che la fede operava insieme con le opere di lui, e che per le opere la sua fede fu resa compiuta; e così fu adempiuta la Scrittura che dice: E Abramo credette a Dio, e ciò gli fu messo in conto di giustizia; e fu chiamato amico di Dio. Voi vedete che l’uomo è giustificato per opere, e non per fede soltanto. Gm 2:14,18-24

Settima ASSERZIONE:

La fede che una persona dice di avere, ma che non si manifesta nelle sue azioni, non giustifica.

La fede che giustifica è la vera fede che conduce all’azione secondo la verità professata.

Siamo giustificati unicamente per fede, ma la fede deve essere vera. Siamo giustificati per fede e non per opere, ma non siamo giustificati da una fede che non ha opere; infatti, la fede che Dio vede e usa per giustificare, conduce inevitabilmente a delle opere visibili. Dio vide la fede di Abraamo e gliela contò come giustizia, ma la fede che Dio vide era vera e condusse Abraamo a delle opere che tutti potevano vedere e che dimostrarono la sua fede. La prova della fede sono le opere, e sappiamo che chi non ha opere non ha una fede che giustifica.

Non dobbiamo perdere di vista la verità evidenziata da Paolo contro il legalismo, e cioè che siamo giustificati a semplice condizione di una vera fede in Cristo. D’altro lato, non dobbiamo nemmeno perdere di vista la verità evidenziata da Giacomo contro l’antinomianismo, cioè che solo la fede che dimostra la sua realtà mediante le opere giustifica. Al legalista che cerca di compiere opere per meritare la giustificazione, dobbiamo dire: “Smetti di operare e credi in colui che giustifica l’empio”. Ro 4:5

All’antinomiano che si vanta di avere una fede che lo giustifica, ma che non la dimostra con le proprie opere, dobbiamo dire: Che giova … se uno dice d’aver fede ma non ha opere? Può la fede salvarlo? Gm 2:14 Siamo giustificati soltanto per fede, ma solo mediante una fede che opera.

8. Il quale è stato dato a cagione delle nostre offese, ed è risuscitato a cagione della nostra giustificazione. Ro 4:25

Ottava ASSERZIONE:

Gesù è risuscitato per la nostra giustificazione.

Questo non significa che è risorto affinché potessimo essere giustificati, perché siamo già stati giustificati dalla sua morte; ma dopo quella giustificazione, Dio lo ha risuscitato dai morti dichiarandoci giustificati. La risurrezione di Gesù Cristo dimostra che Dio ha accettato il sacrificio che egli ha fatto per noi. Egli è risorto come nostro rappresentante. Nel risuscitarlo, Dio ha dichiarato di accettarlo e di accettare noi in lui.

9. E tali eravate alcuni; ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati nel nome del Signor Gesù Cristo, e mediante lo Spirito dell’Iddio nostro. 1Co 6:11

Nona ASSERZIONE:

Siamo giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e mediante lo Spirito del nostro Dio, in base a ciò che Gesù è e ciò che fece, e a condizione che siamo uniti a lui e con lo Spirito di Dio.
/continua…..
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