“SE NON CAMBIATE E NON DIVENTATE COME I BAMBINI, NON ENTRERETE NEL REGNO DEI CIELI” (Matteo 18:3)

 

“SE NON CAMBIATE E NON DIVENTATE COME I BAMBINI, NON ENTRERETE NEL REGNO DEI CIELI” (Matteo 18:3) – traduz. Soc. Bibl. di Ginevra —- In forma fisica, questo è un processo, che avviene gradualmente successivamente alla nascita. La NASCITA, quindi, è una fase iniziale che CRISTO, dichiara in maniera esplicita, a Nicodemo; uomo religioso, sapiente teologo e dottore della legge: “In verità, in verità, io ti dico, che se alcuno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di DIO” (Giovanni 3:3) Con queste parole GESU’ svela una legge spirituale ancora sconosciuta ”LA RINASCITA”.

Questo è un fenomeno che può avvenire solo morendo a se stessi, dove CRISTO, stesso accompagnerà ad attraversare questa soglia. “Se moriamo con CRISTO, con Lui altresì vivremo” (II Timoteo 2:11) Allora, bisogna necessariamente interrompere la propria destinazione di vita, il cui cammino umano conduce inesorabilmente solo alla morte. Lasciar morire la vecchia vita di impronta adamica, e rinascere su una nuova impronta che proviene da CRISTO.

La notte in cui Nicodemo andò a trovare CRISTO, è sinonimo della notte in cui ogni uomo si trova, quando ricerca un varco alla propria destinazione esistenziale. L’invito posto fu immediato: “Se vuoi VEDERE il Regno di DIO, devi rinascere”. La nuova vita, quindi, ci dona nuovi occhi, che sono in grado di vedere il “Regno di DIO”, la vecchia natura, purtroppo, non è in grado di vedere, neanche quando CRISTO opera miracoli.

Successivamente, CRISTO, mostra la condizione per ENTRARE, in tale Regno: “DIVENTARE come un piccolo fanciullo, ovvero, come un bambino”. Il “diventare” come un bambino, implica due condizioni: La “volontà di esserlo” e “la disponibilità di ascoltare”. La VOLONTA’ verso DIO, dispone già di un premio: “la PACE” proferita dagli angeli, quando annunciarono la nascita di CRISTO: “Pace in terra, agli uomini di buona volontà” (Luca 2:14)

Con la pace divina, ci si trova già su di un terreno, dove si apre un dialogo che diventa un relazionarsi con DIO. Così fu nel principio, pensando al primo uomo, che fu insegnato da DIO, quando camminavano insieme nel giardino dell’Eden , come un genitore con il proprio figlio; lo stato di apprendimento, di conoscenza, di capacità, di linguaggio, gli fu trasmesso personalmente da DIO.

Il bambino non è ancora in grado di intendere e volere, tuttavia, ha una spiccata percezione all’apprendimento, sviluppando la predisposizione ad ASCOLTARE. “Chi è da DIO, ascolta le parole di DIO” (Giovanni 8:47). Ma prima di riempire un vaso, questo, deve essere prima svuotato da altri contenuti nocivi all’anima: “Deposta ogni malizia, ogni frode, ogni ipocrisia, ogni invidia ed ogni maldicenza, come bambini pur nati, appetite il puro latte spirituale” (I Pietro 2:1-2) : E’ quindi, indispensabile “ascoltare” l’insegnamento, che dona il nutrimento alla crescita spirituale.

Il “Regno di DIO”, quindi, rimane nascosto ad una umanità decaduta, avvolta nelle tenebre, in una condizione di peccato, in cui nessuna condotta, giustizia o religiosità umana, può farla cambiare. CRISTO, capovolge questa condizione, con la rinascita; l’uomo dal canto suo deve capovolgere la sua identità, ricominciando come un bambino. Vi saranno dei privilegi a chi si disporrà a tale cambiamento. A questi, saranno aperte: le porte della rivelazione “Io ti ringrazio o Padre, che tu hai nascoste queste cose a savi ed intendenti e le hai rivelate a piccoli fanciulli” (Luca 10:21).

Saranno aperte le porte della preghiera, “Gli angeli del piccolo fanciullo, sono del continuo dinnanzi la presenza di DIO” (Matteo18:10), dimostrando che tali messaggeri sono i portavoce di orazioni, che non saranno più impedite da una natura peccaminosa. Saranno aperte le porte della protezione, in quanto i bambini sono vulnerabili alla malvagità altrui, divenendo proprietà di CRISTO (Giovanni 17:9). Su quanto appartiene al SUO Regno, DIO dà un avviso da non trascurare. “Guai a chi…. avrà scandalizzato uno di questi piccoli (Luca 17:1-2) provocandone l’ira ed il giudizio di DIO.

Esiste una forte connessione tra il bambino naturale e quello spirituale, entrambi infatti, appartengono a DIO e sono atti al “Regno di DIO” Attraverso essi, DIO, ci dona una evidente immagine di quanto più puro sia rimasto in questo mondo. Il bambino naturale detiene questa purezza, in quanto non conosce ancora la contaminazione del peccato. Il bambino spirituale, invece, detiene questa purezza attraverso la natura trasmessa da CRISTO — DIO tiene ancora aperta la SUA porta. Chi ancora non lo ha fatto e vuole vedere il SUO Regno: “rinasca” attraverso la SUA Grazia. Chi vuole entrarvi: “cambi” la sua natura, attraverso CRISTO. Il premio è troppo grande per potervi rinunciare. —- Davide Dilettoso —-

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