Un anno di Covid, ma chi riflette bene?

 

E’ trascorso già un anno dallo scoppio della pandemia in Italia e in Europa, e fra crisi finanziaria, chiusura attività commerciali e lutti, dai media emerge un sentimento a dir poco insensato e discutibile, ossia il “come organizzarsi” per le prossime vacanze estive.
Sicuramente è un legittimo desiderio di ognuno di noi riprendere la routine quotidiana, riabbracciarci, condividere i rapporti umani perché anch’io ne sento la mancanza, considerato il prezzo che stiamo pagando a causa si questo flagello e l’enorme sofferenza per aver visto scomparire gran parte della nostra vecchia e longeva generazione che è riuscita a sopravvivere alle due guerre mondiali e alla povertà, ma prepararsi alla prossima estate in anticipo, onde dare una spinta al turismo conferma cosa passa per la mente di quanti non hanno fatto tesoro dalla lezione “covid”….: la società presente al tempo del diluvio non fece, forse, l’errore di sottovalutare gli avvertimenti di Noè?
E oggi, piuttosto che meditare, ravvedersi e abbandonare il peccato che avvolge il globo, non dimostriamo, con i fatti, di non aver capito nulla malgrado questa pandemia presagisce dolori più grandi man mano che si avvicina il ritorno di Cristo? All’epoca del diluvio “si mangiava, si beveva, si piantava”(Matteo 24:38-39), e oggi si vuol tornare al più presto a riprendere le medesime abitudini di prima, come se questa pestilenza fosse qualcosa da dimenticare in fretta.
Da ben 12 mesi non sentiamo altro che statistiche, numeri e morti, ma di conversioni, pentimenti e abbandono del peccato nessuno parla: c’è qualcuno che cerca Dio? C’è una cristianità che si pone interrogativi? Ci salverà il vaccino? Dov’è la Chiesa che dovrebbe brillare come luce fra le tenebre? Io so solo che il Signore ci ha avvisati con duemila anni di anticipo, ma l’ottusità umana spinge all’egoismo in tutte le sue forme come, ad esempio, l’approvazione delle adozioni all’estero di figli a coppie omosessuali (recente sentenza Corte di Cassazione), il preponderante Ecumenismo distorto e ingannevole patrocinato dal Vaticano e la legittimazione della teoria del Gender e le unioni gay: ma Dio tollererà per sempre il peccato?
Dopo i violenti e terrificanti parossismi dell’Etna da febbraio scorso (oltre una decina), altri due vulcani si sono da poco risvegliati (il Sinabung in Indonesia e il Fagradalsfjall in Islanda), ma neppure questa anomala attività vulcanica di risvegli distanti migliaia di km l’uno dall’altro scuote la folla o gli stessi esperti vulcanologi, tant’è vero che – sistematicamente – essi dicono di avere tutto “sotto controllo”!
Il robot “Perseverance”, peraltro costato milioni di dollari mentre in Usa i poveri muoiono di fame. Perseverance invia dati dal suolo di Marte alla ricerca di possibili tracce di vita passata, mentre i ripetuti avvistamenti di comete o frammenti di meteoriti che passano vicino al nostro pianeta non attirano granchè l’attenzione dell’opinione pubblica, dato che il solito astrofisico e imbonitore di turno ci rassicura che non saremo colpiti.
Ma quando cadrà dal cielo la stella Assenzio (Apocalisse 8:10-11), chi darà risposte? Come credente e come essere umano mi rammarica alquanto tutta questa indifferenza, ma non possiamo essere schiacciati o angosciati dalla paura perché “chi vive in noi è più forte di colui che è nel mondo” (1°Giovanni 4:4), ragion per cui esorto il lettore a non assopirsi e a non conformarsi al mondo presente.

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