QUANDO LODI, DIO SI SENTE A CASA-pastore Giuseppe Tramentozzi

Il posto in cui vivi è la tua casa o “abitazione”. Quando lodi Dio, stai dicendo: “Benvenuto, fai come se fossi a casa tua, Signore”. Dove dimora Dio? Ha molti indirizzi, ma uno di questi è la “lode”. Come a casa amiamo vivere in profonda intimità con le persone con cui condividiamo la nostra vita, così la lode crea un senso di intimità tra Dio e noi. Come le parole dette con amore ed apprezzamento uniscono due persone, così parole di lode ci avvicinano sempre più a Dio. Nella versione inglese della Bibbia New King James è scritto: “Sei Santo, siedi sul trono delle lodi di Israele”. Nota l’espressione “siedi sul trono”. I giapponesi hanno un modo meraviglioso per tradurre questa espressione. Facendo riferimento a come un tempo il loro imperatore venisse trasportato su un trono e, chiunque fosse vicino dovesse fermarsi ed inginocchiarsi, dicono: “Quando lodiamo Dio, prepariamo una seduta (posto su cui accomodarsi), Lui scende dal cielo e vi si siede”. Cinque volte in due versi consecutivi siamo raccomandati di “cantare lodi” a Dio. “Cantate a Dio, cantate; cantate al nostro re, cantate! Poiché Dio è re di tutta la terra; cantategli un inno solenne” (Salmo 47:6-7). Quando Dio ripete la stessa cosa cinque volte in due versi è perché vuole essere sicuro che il messaggio sia chiaro. Potresti pensare: “Non posso aver sempre un cantico a portata di mano”. Ascolta un CD di adorazione e canticchiane le canzoni. Il salmista scrisse: “Poiché la tua bontà vale più della vita, le mie labbra ti loderanno. Così ti benedirò finché io viva, e alzerò le mani invocando il tuo nome” (Salmo 63:3-4).

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