“Lei rispose: «Com’è vero che vive il Signore, il tuo Dio, del pane non ne ho; ho solo un pugno di farina in un vaso e un po’ d’olio in un vasetto; ed ecco, sto raccogliendo due rami secchi per andare a cuocerla per me e per mio figlio; la mangeremo, e poi moriremo». Elia le disse: «Non temere; va’ e fa’ come hai detto, ma fanne prima una piccola focaccia per me e portamela; poi ne farai per te e per tuo figlio. Infatti così dice il Signore, Dio d’Israele: “La farina nel vaso non si esaurirà e l’olio nel vasetto non calerà, fino al giorno che il Signore manderà la pioggia sulla terra”».” (1 Re 17:12-14)
Nel nostro testo ci sono almeno due insegnamenti:
1. FIDUCIA IN DIO
Fidati del Signore! Il Dio della provvidenza è capace di trovarti i mezzi e strumenti di assistenza, efficaci come se le leggi della natura fossero sospese a tuo favore! Tutti i cuori sono nelle Sue Mani! Tutti gli eventi sono a Sua disposizione! Tutte le contingenze sono nella sua conoscenza e sotto la sua direzione.
Stai pur certo che Dio, in modi a te sconosciuti e impensati, ti fornirà il suo aiuto. Migliaia di volte e in migliaia di casi, Egli ha aiutato povere vedove bisognose con la stessa efficacia così come fece con la donna di Sarepta.
Il vaso di farina e il vasetto d’olio sono stati riempiti in modo altrettanto autentico, anche se non così misterioso, come nel caso del nostro testo.
E qual’è la ragione per la quale lo Spirito Santo ha voluto ricordare questa storia se non per incoraggiarti a confidare in Dio. Leggi questa storia con la stessa prospettiva e quando l’ultima provvista e l’ultimo boccone stanno per esaurirsi, di tanto in tanto, leggila più e più volte, per ravvivare la speranza in Colui che provvede!
Potrai non sapere quando o come Egli verrà, ma devi credere che arriverà!
La fede onora il Signore ed Egli si compiace di onorare la fede! Non guardate soltanto al vaso di farina e il vasetto d’olio che gradualmente affondano sempre più, ma alza lo sguardo a Dio, che può riempirli!
2. ALTRUISMO
Non lasciare che il tuo dolore e la tua condizione possano chiudere il tuo cuore di fronte ai bisogni altrui e ti chiudano le mani verso le loro necessità.
La vedova di Sarepta condivise con Elia l’ultimo pasto che stava preparando per sé e per suo figlio. In genere, il dolore tende a renderci egoisti, e le circostanze limitate a produrre un’indisponibilità a donare ad altri che sono in estremo bisogno. Stiamo attenti a un simile stato d’animo.
Non esaurire tutte le tue lacrime soltanto per te stesso. Ci sono molti indigenti quanto te, forse alcuni molto più di te. Sii preparato; grazie alla tua esperienza di povertà, a simpatizzare con gli altri in una simile miseria e trovare nella sensibilità verso di loro un sollievo per i tuoi dolori.
La vedova di Sarepta condivise il suo boccone con Elia e, in cambio, la sua vita e quella di suo figlio furono salvate. E a tutti coloro che, in tempo di prova e di bisogno, offrono compassione e assistenza ad altri più bisognosi, Dio ha promesso grandi benedizioni.
CONCLUSIONE
L’Iddio che si prese cura di Elia nel tempo della carestia e della vedova di Sarepta, non ignorerà nessuno dei suoi figli che si sono sacrificati. Colui che ha contato i capelli del loro capo, si prenderà cura di loro e nei giorni della carestia saranno saziati!
Nel Nome di Gesù! Amen e Amen!
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