La prima pentecostale d’Italia (1908): Maria Guglielmina Malan

 

Siamo stati indotti a credere che il pentecostalesimo italiano sia sorto esclusivamente per la predicazione di L. Francescon, G. Lombardi e P. Ottolini, perché è quello che ci hanno sempre detto. Ma questo non è vero o, per meglio dire, è impreciso e riduttivo, perché in realtà il messaggio pentecostale raggiunse l’Italia in vari modi e attraverso diverse strade.

In questo articolo avrete modo di prendere conoscenza di una notizia inedita per noi in Italia, nella quale si apprende che il messaggio pentecostale raggiunse l’Italia anche tramite strade diverse da quelle che in modo superficiale ci hanno presentano fino ad oggi tutti i libri sulla storia del pentecostalesimo italiano che con superficialità ripetono pappagallescamente tutti la stessa cosa e francamente non valgono quei soldi che chiedono. In questo blog sarà possibile acquisire una conoscenza approfondita della storia pentecostale senza spendere un solo euro, in modo assolutamente gratuito. Diffidate di chi vuole vendervi i suoi libri.

 

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Luigi Francescon

In realtà, mentre nel settembre del 1907 a Chicago nasceva il pentecostalesimo italiano – in cui circa cento persone facevano l’esperienza pentecostale della glossolalia -, e da lì si sarebbe esteso anche in Italia, nello stesso anno il messaggio pentecostale raggiungeva anche la Gran Bretagna, a Monkwearmouth, Sunderland, una cittadina a circa 500 km a nord di Londra, a nord del fiume Wear, dove alcuni italiani d’Italia si recarono ad ascoltare il messaggio pentecostale e fecero poi l’esperienza della glossolalia. Questo avveniva ancora prima dell’arrivo in Italia dei pionieri pentecostali della comunità italiana di Chicago.

 

 

 

Screen Shot 2017-08-17 at 18.40.38Il messaggio pentecostale raggiungerà la cittadina di Monkwearmouth, Sunderland, UK, precisamente nella parrocchia anglicana curata dal pastore Alexander Boddy che da lì a poco avrebbe iniziato la pubblicazione della rivista “Confidence” (fiducia), la quale, in ubbidienza al comando di Gesù, veniva distribuita in modo assolutamente gratuito (cfr. Matteo 10:8). Ed è in uno dei primi numeri di questa rivista che apprendiamo che nel settembre del 1908 – quindi ancora prima della visita in Italia di L. Francescon e G. Lombardi e in modo assolutamente indipendente da loro -, alcuni italiani visitarono quella comunità a motivo della eco che il fenomeno pentecostale stava avendo in tutto il mondo. Ed è forse per questo che Thomas Barratt – considerato il pioniere del movimento Pentecostale in Europa -, ha visitato l’Italia in quello stesso anno, prima ancora di L. Francescon e G. Lombardi (Confidence, Aprile 1908 n° 1, pagg. 5, 16).

Tra gli italiani incuriositi del fenomeno pentecostale che parteciparono alle conferenze di Sunderland, vi è GUGLIELMINA MALAN la quale, al suo rientro in Italia, invierà la propria testimonianza scritta al Past. Alexander Boddy che la pubblicherà nella rivista da lui fondata. In essa lei racconterà che pur essendo convertita sin dall’età di vent’anni, lottava per la liberazione dal peccato e dall’egoismo, ma quella sera – dopo la preghiera della moglie del pastore A. Boddy -, sarà liberata da questo travaglio interiore e guarita dalla bronchite, e riceverà il battesimo in Spirito Santo con il segno delle lingue. (Confidence, 15 luglio 1908, n° 4, pagg. 5-7).

 

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Chi era Maria Guglielmina Malan?

Giovanni Malan

Giovanni Pietro (Jean Pierre Barthélemy) Malan (7 dicembre 1846 – 17 novembre 1906). Fonte: Archivio fotografico Valdese

M.G. Malan era un’evangelica valdese residente a Torre Pellice (Torino), ed era stata sposata con Giovanni Pietro Malan, uno dei fondatori della Société d’Histoire Vaudoise (Società di Studi Valdesi).

Quando M.G. Malan fece l’esperienza pentecostale, il marito era già deceduto da poco più di un anno, il 17 novembre 1906, a causa di una polmonite fulminante, quindi, si può ben comprendere la paura della morte che affliggeva Guglielmina Malan da quando era stata colpita dalla bronchite – come lei stessa racconta.

Pertanto, la testimonianza di Guglielmina Malan smentisce alcuni stereotipi diffusi dagli “storici” pentecostali italiani e collega il pentecostalesimo italiano direttamente al movimento evangelico valdese. Peraltro, non va dimenticato che Filippo Grill – il pastore della chiesa presbiteriana da cui proveniva L. Francescon -, era anche lui un Valdese.

Via Arnaud 31 Torre Pellice

L’ingresso al cortile di via Arnaud 31, Torre Pellice (TO), l’abitazione di M.G. Malan, come appare oggi.

 

 

 

Maria Guglielmina Malan, tuttavia, non è l’unica italiana che aderirà al pentecostalesimo in modo del tutto indipendente da L. Francescon e G. Lombardi, ma ve ne sono stati altri come avremo modo di scrivere nei prossimi articoli.

 

 

 

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