“L’intera popolazione…pregò Gesù che se ne andasse via da loro; perché erano presi da grande spavento”. (Luca 8:37)

Anche tu vieni preso da grande spavento quando vedi l’opera e la potenza di Dio nella vita degli altri? Gli uomini ebbero paura quando Gesù calmò la tempesta sul mare ed, in questo episodio, ebbero paura anche quando Gesù calmò la tempesta dell’anima. La gente veduta la potenza di Cristo nella vita di quell’uomo, criticò Gesù per l’inutile strage di porci e stimava il branco dei porci più importante della guarigione e della liberazione di quell’uomo; era sconvolta per la perdita dei loro beni, e il desiderio che Gesù se ne andasse era motivato dal timore di subire altre perdite economiche. Molti si tengono alla larga da Gesù, per timore che seguirLo significhi una perdita economica o personale. Per salvare i loro beni perdono la loro anima; erano più preoccupati per i loro beni che per la loro anima. Molti pensano che vivere senza nessuna dipendenza e senza nessun vizio non ha alcun senso; che cosa dovrebbero fare se sono liberi da ciò? Nessuno riesce a fare a meno della discoteca, del sesso, dell’infinito svago e divertimento, di internet, di Facebook, di youtube, della tv, di fare un qualcosa come passatempo, del denaro, dell’avere e del fare a tutti i costi ciò che si desidera; nessuno! Neanche i cristiani di oggi; anche questi chiamano tenebre luce e luce tenebre. Il giovane ricco non comprese che per essere salvato doveva spostare la fede dalle ricchezze al Signore. Il giovane ricco affermò al Signore di osservare i comandamenti, ma ci fa comprendere poi che non amò il Signore secondo il primo e grande comandamento: “Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Per lui doveva essere facile vendere tutto e darlo ai poveri, avrebbe completato l’altro comandamento: “Ama il tuo prossimo come te stesso”, ma non lo fece perché non riconobbe il peccato di confidare nelle proprie ricchezze, e dimostrò di non amare veramente il prossimo. È vero che le ricchezze erano un favore di Dio, ma è pur vero che le ricchezze servono a mettere alla prova la devozione dell’uomo verso Dio. Quanti di voi danno importanza e sono più preoccupati per cose materiali ed effimere che per cose spirituali ed eterne? Perché è così difficile ed hai paura di rinunciare? Non è riferito solo alle ricchezze, ma anche a cose che proprio NON VUOI, e non che NON RIESCI, a farne a meno, e all’avere sempre ragione quando c’è la decisione di fare a tutti i costi ciò che si desidera. Poi si dice di fare sempre la Sua volontà…ma ne sei sicuro? La fai solo quando tu vuoi, perché vorresti sempre fare la tua volontà; quando Dio, il Signore, ti chiederà di rinunciare ad andare in un posto, in qualsiasi posto tu voglia andare, e/o a fare qualcosa, per, per esempio, pregare di più, per studiare e meditare la Sua parola, per visitare qualcuno e/o qualche comunità, tu cosa scegli di fare?
Quando il Signore ti vuol rendere LIBERO e vuole guarirti, tu hai paura della Sua potenza ed hai paura di, veramente, avere fede in Lui; non perché hai poca fede come quantità, ma perché non VUOI avere fede in determinate cose, ed hai fede solo quando ti è comodo e quando ritieni opportuno averla. O la fede in Dio è completa o la fede è riposta in qualcos’altro. Non si vuol comprendere una cosa, e concludo: la differenza tra un cristiano e un non, qual’è? e dov’è?
Quanto siamo del tutto identici al popolo d’Israele quando si trovò nel deserto, che era diventato un sogno per loro, e non più un incubo, il tornare in Egitto. È troppo difficile avere fede in Dio. Saremo liberi da tutto e dalle varie preoccupazioni e ansietà che noi stessi ci procuriamo solamente avendo una fede completa in Dio. Quanto è facile dire: “Signore liberami!; Signore aiutami!”; sì, Egli risponde solo perché ci ama, ma dopo, con i fatti diciamo: “Arrivederci e grazie”, e siamo del tutto identici al popolo d’Israele ai tempi dei Giudici. 
Se hai paura di perdere e di rinunciare, non hai fede in Dio.

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