NON PENSARCI

“Chiunque invece ode queste parole e non le mette in pratica, sarà paragonato ad un uomo stolto, che ha edificato la sua casa sulla sabbia. Cadde poi la pioggia, vennero le inondazioni, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa; essa crollò e la sua rovina fu grande” (Matteo 7:26-27).

La legge non è destinata a persone la cui obbedienza scaturisce dal desiderio di piacere a Dio. Costui non si cura di quanto sia legale o illegale, concesso o proibito. Egli ha un solo criterio: “Cosa desidera il mio Signore?”

Puoi srotolare tutta la legge davanti a lui, tutte le regole, i regolamenti e i divieti e lui dirà: “Non c’è bisogno che mi dici di fare queste cose. Non farei niente per ferire mio Padre. Io Lo amo! Ho già abbandonato il mondo e le sue concupiscenze per seguire Colui che il mio cuore desidera. Mostrami ciò che Lui vuole, non solo ciò che Lui vieta. Voglio che il desiderio del Suo cuore diventi azione per me. Voglio conoscere la Sua mente ed ubbidirlo.”

Una tale persone non è mossa dalle minacce e nemmeno da ricompense. Non ha bisogno di un profeta che lo scuota, né di ammonimenti di giudizio. Egli ama Gesù e la sua obbedienza alla Parola di Dio è un frutto naturale di tale amore. Per lui è naturale come respirare.

D’altro canto, la persona che edifica la sua casa sulla sabbia lo fa solo per mettersi in mostra. È uno stile di vita temporaneo. Egli ritiene che vivrà in quella casa per cinque anni, poi la venderà e ne lascerà i problemi a qualcun altro. È soltanto una facciata senza un fondamento reale!
Vedi, questa persona non crede che sti arrivando una tempesta. Egli non vuole pensare che le cose diventeranno difficili. Ecco come il mondo considera l’eternità: semplicemente non ci pensano. Una celebrità cristiana una volta chiese a uno degli ospiti di un talk show in tarda serata: “Cosa pensi dell’eternità?” Lui rispose: “Cerco di non pensarci”.
Tragicamente, anche molti cristiani cercano di non pensare all’eternità. Cercano di non pensare che il giudizio sia alle porte. Essi non vogliono credere che un giorno staranno davanti al Signore e dovranno rispondere per ogni cosa che hanno detto e fatto.

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