POI ESTER PARLO’………..

“Poi Ester parlò di nuovo al re, si gettò ai suoi piedi, e lo supplicò con le lacrime agli occhi… e disse: «Se così piace al re, se io ho trovato grazia agli occhi suoi, se la cosa gli pare giusta e se io gli sono gradita” (Ester 8: 3, 5)

Quanto rispetto e quanto timore e tremore per un re umano. Per Dio, invece? Per il Re dei re e il Signore dei signori? Oggi non sappiamo veramente chi è Dio, non sappiamo riconoscere la Sua santità, la Sua maestà, Colui che è l’Altissimo. Quante volte usiamo il nome di Dio invano, persino nella risata? Anche quando facciamo delle promesse al Signore, tipo il non peccare più, il non fare più una determinata cosa, non c’è serietà; dinanzi a Dio il nostro”si” sia “si” e il “no” sia “no”. Purtroppo, ci sono coloro che rimangono convinti di una cosa: che è normale ricadere nel peccato perché siamo peccatori, non possiamo impedire di ricaderci; ed è invece una grande stupidaggine, e si usa questa espressione per giustificare e nascondere i propri peccati. Il peccato non signoreggia più nella tua vita, tu sei stato liberato e purificato da Gesù Cristo mediante il Suo prezioso sangue, ed il legame con il peccato è stato spezzato, e ora hai solo un legame: sei legato con corde d’amore al tuo Dio. Tu, in realtà, non sei più debole perché hai a disposizione la potenza di Dio, ed essere deboli pur avendo a disposizione la potenza di Dio è un vero crimine, stai facendo Dio bugiardo e metti in dubbio la Sua potenza. Pensi soltanto al fatto che tanto Dio perdona perché è misericordia e buono, ma quanto sei stolto…hai pure il coraggio di giocare con le qualità e il carattere di Dio? Veramente non sai con Chi hai a che fare. Poi, non ti rendi conto che Gesù Cristo è stato TRAFITTO a causa dei tuoi peccati, stroncato a causa delle tue iniquità, il castigo e l’ira di Dio è caduto su di Lui, ha voluto subito così tanto per liberarti dal dominio del peccato e per donarti la vera vita, per darti la vittoria; eppure tu SCEGLI e DECIDI di peccare come se niente fosse, e NON SAI che Dio odia il peccato, e commettendolo Dio ci lascia e ci abbandona perché abbiamo scelto di non ascoltarLo facendo di testa nostra; non sta e non può stare vicino a noi a causa del peccato perché Egli è Dio, il Santo, e non gradisce più chi si tira indietro. Solo quando c’è pentimento e ravvedimento, mentre cerchiamo il Signore, Egli si farà trovare e ti perdonerà; questo è il significato delle parole: “Egli non ci lascerà e non ci abbandonerà mai”. Secondo te, perché c’è l’ordine di cercare la santificazione, senza la quale nessuno vedrà il Signore? Perché Dio ha detto: “Siate santi Io sono Santo”? Ed anche: “Come FIGLI UBBIDIENTI, non conformatevi alle passioni del tempo passato, quando eravate nell’IGNORANZA”? “Che cosa significa il “Camminare in novità di vita”?
Quando si presenta la tentazione, la prima cosa da fare è PREGARE, è invocare il Suo nome e utilizzare la Sua potenza che è in te; è esattamente ciò che non facevi prima della salvezza, e stoltamente non lo si fa neanche dopo. Chiediti il come mai Gesù stesso andava sempre in disparte lì sul monte per pregare? Anche Lui è stato tentato in ogni cosa, ma ha voluto lasciarci un insegnamento: se vuoi vincere, devi PREGARE. Se cominci a dire: “Non ce la faccio, è più forte di me”, non credi in Dio. Se solo prendessi l’armatura che Dio ti ha donato, potrai resistere e restare in piedi dopo aver compiuto il tuo dovere; devi LOTTARE, e Dio combatterà con te ed avrai la vittoria.
Il timore di Dio è odiare il male.
Quando ti presenti a Dio per fare delle richieste, come ti rivolgi, com’è il tuo parlare? Prendi esempio da Ester? Tra l’altro, lei era una regina, eppure quanto rispetto e non pretendeva nulla.
Vero, tu sei figlio e Dio è Padre, ma ci deve essere sempre e comunque la riverenza e il timore e TREMORE. Tu non hai nessun diritto di avere qualcosa da Dio, e vale anche per le Sue promesse per te; avrai solo se hai trovato grazia ai Suoi occhi, e quando non ci sarà nessuna pretesa.
Non sminuire Dio e non “giocare” in nessun modo con Dio.

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