TU SEGUIMI

“Seguimi. Ed egli, lasciata ogni cosa, si alzò e si mise a seguirlo” (Luca 5:27,28)

Questo è il significato della parola discepolo e cristiano: colui che segue le orme del Maestro, colui che segue Cristo, e che ha lasciato ogni cosa per seguirLo. Chi si definisce un discepolo, un cristiano, ha lasciato la vecchia vita con le vecchie abitudini, con le vecchie schiavitù con i suoi modi di pensare e di agire, con la conoscenza distorta di ciò che è bene e male, con il proprio modo di vedere, con le pretese, con l’arroganza, con l’autosufficienza, con l’adorare tutt’altro che Dio.
Ora, hai tu lasciato veramente ogni cosa per seguire Cristo? C’è qualcosa che ancora trattieni? Sei ancora dominato dalla vecchia dipendenza che del continuo t’incanta? Se la risposta è sì, questa è schiavitù e ricordati che la stai scegliendo con le tue mani; è una specie di schiavitù volontaria, e lo fai perché ancora AMI il vecchio “idolo”. Se non sei davvero libero, è una prova della mancanza di amore per Dio, è una prova della mancanza di fede.
Perché sei così convinto e parli e continui a parlare ad altri della conversione, che è un voltafaccia di tutto l’essere per il Signore, della LIBERTÀ cristiana, se non hai veramente lasciato tutto? Non puoi assolutamente essere come colui che onora con le labbra mentre il suo cuore è lontano da Lui: “…mi onora con le labbra, mentre il suo cuore è lontano da me” (Isaia 29:13); prenderesti in giro te stesso e Dio!
Infine, la cosa più importante per un discepolo, per un cristiano, è conoscere Colui che segue, ed è lo scopo della sua vita; non il servizio e non il tanto lavoro. Tu devi pensare solamente a conoscerLo, ad imitarLo, a far si che i Suoi sentimenti siano in te, a camminare alla Sua presenza, il desiderare di fare la Sua volontà, e Lui stesso farà di te un Suo testimone, servitore e collaboratore; non è il tuo obiettivo il servizio. Purtroppo spesso si dimentica ciò che accadeva prima del peccato: Dio scendeva per avvicinarsi all’uomo ed egli aveva uno stretto rapporto di amicizia con Lui; per l’uomo c’era il conoscere il suo Creatore e Signore della sua vita e il seguirLo.
Possiamo anche già sapere tutto questo, però ci è molto difficile farlo perché, purtroppo, abbiamo cosi tanti desideri disordinati e puramente emotivi e effimeri, ed altri scopi nella vita.

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