“Tutto ciò per non essere come i loro padri, una generazione ostinata e ribelle, una generazione dal cuore incostante, il cui spirito non fu fedele a Dio.” (Salmo 78:8)

Dio manda continuamente la Sua parola proprio per non essere ostinati e ribelli, per non avere il cuore incostante, e per non avere uno spirito infedele. Il desiderio di Dio è che il Suo popolo ponesse in Lui ogni speranza, che non dimenticasse le Sue opere, che fosse ubbidiente. 
Eppure, non badiamo molto a ciò che Dio ci dice con amore e per il nostro bene; è molto facile per noi trascurare il Signore e deliberatamente rifiutiamo di ascoltare la Sua parola per mancanza di fede e, soprattutto, di amore per Lui. Arriviamo ad abusare della misericordia di Dio con la nostra ostinazione, ci ribelliamo e Lo provochiamo, perché per noi Dio è troppo serio. Senza fede è impossibile piacerGli, e a causa della disubbidienza Egli si allontana da noi, ed è vicino solo a chi ha fede e a chi VUOLE ubbidirGli. Non è possibile dire che una volta salvati si è salvati per sempre; la salvezza è un dono, ed essendo un dono, si può rigettarlo. Dio volle salvare il popolo d’Israele dalla schiavitù d’Egitto per portarlo nella Terra Promessa; Dio ha voluto salvare l’uomo dalla schiavitù del peccato per portarci nella Terra Promessa, nella nuova Gerusalemme, nel Suo regno. Il popolo d’Israele si incamminò per la via del deserto per raggiungerla, ma durante il cammino non fece altro che essere infedele, mormorare, essere ribelle e disobbediente, e NESSUNO di coloro che lo hanno disprezzato sono entrati nella Terra Promessa e né l’hanno vista; se noi persistiamo nel vivere nel peccato, non viviamo più per Dio, non si può fare uno e l’altro, e SENZA LA SANTIFICAZIONE, che Dio richiede da noi, NESSUNO vedrà il Signore; se persisti nel peccato, nell’essere costantemente infedele, stai rigettando il dono della salvezza. Solo chi fa la volontà di Dio RIMANE in eterno. La salvezza e la redenzione non è un “grazie e arrivederci”, ma è liberazione dal peccato, camminare in santità, è consacrare sé stessi a Dio, è perseveranza fino alla fine. Quando il Salvatore e Padrone della nostra vita ritornerà mentre noi siamo lontani, mentre noi stiamo vivendo nel peccato, Egli ci allontanerà dalla Sua presenza come alle cinque vergini e al servo malvagio; quando Dio ci dice sempre, giorno dopo giorno, come vivere e cosa fare, e noi, ribellandoci, facciamo di testa nostra, saremo trattati esattamente come il servo con un solo talento. Il dono della salvezza, e qualunque altro dono, può essere conservato o rigettato. 
Ascolta l’insegnamento del tuo Dio, porgi orecchio alle parole della Sua bocca, ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente, ricordati sempre di tutto ciò che Egli ha voluto fare per te.

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