“Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori come a Meriba” Salmo 95:8
Oggi. In questo passo si parla spesso della salvezza, ma non riguarda solo questo. L’invito di questo verso a dare ascolto alla voce di Dio lascia trasparire un senso di urgenza; dipende tutto da oggi. Quando attraversiamo le varie prove e difficoltà di oggi, che ci sono e che ci saranno, subito pensiamo al peggio, e non facciamo altro che protestare. Tentiamo il Signore dicendo: “Il Signore è in mezzo a noi, o no?” (Esodo 17:7) Parliamo un’attimo di ciò che Dio fece al popolo d’Israele. Nel salmo 81 verso 7 Dio disse: “…ti misi alla prova presso le acque di Meriba.” È come se dicesse: “Vediamo ora come reagisce il mio popolo dinanzi a questa prova, dopo che precedentemente li ho liberati dai loro nemici, dopo che hanno visto che mi sono sempre preso cura di loro. Vediamo cosa c’è nel loro cuore”. Purtroppo, ci piace pensare che Dio permette le prove perché volute dal nemico come nel caso di Giobbe, e non sia mai pensarla diversamente, pensiamo e diciamo subito: “No, non è possibile. Dio è un Dio buono, giusto, un Dio d’amore, Colui che protegge, che libera; perché mai dovrebbe provarci, perché mai dovrebbe farci patire fame e sete, perché mai dovrebbe farci soffrire con le paure, con le ansietà?” Ecc ecc… E siamo così dal collo e cuore duro da non comprendere che noi soffriamo paure e ansietà, che siamo pieni di preoccupazione, proprio perché non abbiamo nessuna fede in Dio! E ci è così tanto difficile pensare e comprendere che TUTTO ciò che Dio, non solo permette ma FA, serve per farci crescere, per affidarci sempre a Lui, per credere alle Sue promesse, a credere che “noi siamo il suo popolo di cui ha cura e il gregge che la Sua mano conduce” Salmo 95:7
Torniamo verso l’inizio ora. Cominciamo ad avere la convinzione che il Signore è contro di noi e che vuole punirci. Coltiviamo pensieri indegni di Lui, ci ribelliamo alla Sua volontà. Tutto questo è un affronto alla verità di Dio; un affronto alla Sua potenza; un affronto alla Sua fedeltà paterna. Dio parla sempre a ciascuno di noi, personalmente! Dio ti sta dicendo e continuerà a dirti
“Non temere! Abbi fede in Me!” Non aprire la tua bocca dinanzi alla Sua presenza solo per fare richieste, solo per le continue lamentele, ma abbonda in ringraziamento dicendo: “Signore grazie perché tu sai ogni cosa! È vero, mi manca questo bisogno, mi manca la forza, questa situazione è molto difficile, mi sto disperando, non so proprio cosa fare, (metti del tuo). Ma Signor mio, voglio dirti grazie perché anche in quest’oggi ti prenderai cura di me, provvederai ad ogni mio bisogno, grazie perché tu sei la mia forza, tu sei colui che mi rialza il capo. Grazie perché tu sei e sarai sempre con me. Non voglio più perdere e sprecare tempo dubitando di te, della tua potenza, non mi interessa più il sapere del perché di tutto questo, perché ora so che tu lo fai per il mio bene, e affinché sia benedetto e glorificato il tuo nome da ora in eterno”
Un’altra traduzione del verso principale dice: “Oh, se oggi voleste pure ascoltare la Sua voce!” Se lo ascolti entrerai nel Suo riposo; se sei incredulo e disobbediente sarai escluso dal riposo di Dio e continuerai a vagare nel deserto.
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