Testimonianza di Luigi
Mi chiamo Luigi, ho 34 anni e desidero darvi testimonianza di come il Signore
ha operato nella mia vita. Potrei riassumere tutto con un versetto che si
trova nella Bibbia in Giovanni 3:16 “Poiché Iddio ha tanto amato il mondo,
che ha dato il suo unigenito Figliolo, affinché chiunque crede in lui non
perisca, ma abbia vita eterna”.
Posso dire di aver trascorso un’adolescenza tranquilla, forse di quelle che
molti giovani oggi invidiano: infatti, potevo godere di tutta la libertà che volevo, senza
che i miei genitori mi proibissero di fare qualcosa; avevo una comitiva di circa 50
persone, con cui si faceva di tutto, divertendomi in ogni maniera. In più ero insieme
con una ragazza, con cui sembrava che le cose filassero per il verso giusto. In
pratica non potevo lamentarmi di niente. Ma all’improvviso, quando ero giunto ormai
all’età di 26 anni, sprofondai, senza nessun valido motivo, in una profonda crisi
depressiva. Noi tutti sappiamo quanto oggi la depressione sia diffusa, mietendo
migliaia di vittime, si può dire sia il male dell’era moderna, dovuta forse al tran-tran
della vita, allo stress, alla mancanza di valori autentici nell’esistenza dell’uomo. Così
cominciai a sprofondare in un abisso che diveniva sempre più buio: non volevo uscire
più di casa, cominciai a rinchiudermi in me stesso, a rifiutare il cibo. Nel frattempo
mille paure mi attanagliavano: la paura delle malattie, la paura del domani; insomma
ero ormai una larva. Mi rivolsi chiaramente al mio medico di famiglia, il quale l’unica
cosa che poté fare per me, fu quella di imbottirmi di psicofarmaci, non fosse altro che
per poter dormire più tempo possibile e trascorrere le mie giornate, legandomi
sempre più a tali medicinali, fino al punto di non poterne fare a meno per nessuna
ragione, quasi come una droga.
Sono andato avanti così per lunghi 3 anni: quei tanti amici che avevo, erano
scomparsi; mi rimaneva solo la mia ragazza, che con molta pazienza mi è rimasta
vicina, non lasciandomi mai, anche se io ero consapevole di non poterle dare nulla di
me, in quello stato. Lei cercava in ogni maniera di farmi smettere di prendere quei
medicinali: mi aiutava a ridurre le dosi, ma non riuscivo a liberarmi del tutto di essi;
tornavo nuovamente ad assumerli come prima.
Poi un bellissimo giorno incontrai dei vecchi amici, anche loro provenienti da
situazioni non di certo rosee, come ad esempio, la droga; ma qualcosa in loro era
cambiato, l’intera loro vita non era più come prima, perché avevano “accettato
nel loro cuore Gesù come personale Salvatore” ed Egli aveva operato in loro.
Mi assicuravano che il Signore poteva fare qualcosa anche per me, farmi
uscire dal tunnel della depressione e darmi una “nuova vita”. Ma io ero scettico,
stentavo a credere. Poi una sera mi tornarono in mente le parole di quei miei amici:
“Il Signore è morto alla croce per i tuoi peccati e le tue malattie…”. Così mi avvicinai
al letto, m’inginocchiai e piangendo, chiesi al Signore di manifestarsi nella mia vita, di
sciogliere quei legami che avevo, di purificarmi dai miei peccati e all’improvviso sentii
una pace che non avevo mai provato prima. Ricordo che quella sera mi addormentai
senza prendere alcun medicinale, cosa che non era mai successa prima. Infatti, se a
volte accadeva di non prendere le pillole, di notte mi svegliavo agitato ed ero
costretto ad assumerle! In quel momento avevo aperto la porta del mio cuore a Dio:
Egli non si fece attendere!
È così che la mia vita è cambiata: sono passati 6 anni, ho fatto patto col
Signore, battezzandomi nelle acque, Egli mi ha battezzato col Suo Santo Spirito, mi
sono sposato con quella ragazza che mi è rimasta vicino per tutto quel tempo, dopo
che anche lei ha fatto un’esperienza col Signore e l’ha accettato come personale
Salvatore. In Gesù ho trovato tutto: la vera pace, il vero amore! Egli è la mia fonte di
vita, Colui che mi guida e mi tiene al sicuro! Ho affidato ogni cosa a Lui, Egli mi
sostiene tutti i giorni, mi dona la forza per vivere. Ho promesso a Lui di servirLo,
onorarlo e di ubbidirgli tutti i giorni della mia vita, sforzandomi di essere una “luce”,
una “lettera aperta” per chi mi circonda, affinché anche loro possano conoscere
quanto sia grande l’amore di Dio. La cosa più bella è che la pace di Dio, unica e
ineffabile, non mi abbandona più ed io riposo in essa, soprattutto quando affronto i
problemi e combatto nelle avversità
Vorrei rivolgere un ultimo invito a quanti si trovano nella mia stessa situazione
nel vostro cuore come vostro Salvatore, attendete con fiducia la Sua risposta ed Egli vi risponderà!
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