La risposta-C. H. Spurgeon

«E, verso l’ora nona, Gesù gridò a gran voce: «Elì, Elì, lamà sabactàni?» cioè: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?» (Matteo 27:46)

Chiedendoci perché Gesù dovette soffrire l’abbandono del Padre, realizziamo ancor di più che il Capitano della nostra salvezza fu reso perfetto attraverso questa sofferenza.

Ogni tipo di strada è stata percorsa dai piedi del nostro Signore.

Supponete, cari, che il Signore Gesù non fosse mai stato abbandonato in questo modo. Poi uno dei Suoi discepoli si sarebbe potuto trovare in una situazione allo stesso modo terribile ed il Signore Gesù non avrebbe potuto simpatizzare con Lui in quella circostanza. Il discepolo si sarebbe rivolto al suo Maestro e Capitano chiedendo: “Hai mai provato, mio Signore, questo tipo di tenebre?”. Ed il Signore Gesù avrebbe risposto: “No. Non ho mai sceso un tale pendio”.

Che tremenda sensazione avrebbe provato quel discepolo!

Per il servo sarebbe stato triste portare un peso sconosciuto al suo Maestro.

Sarebbe stata una ferita per la quale non esiste né unguento né balsamo.

Ma ora non è così.

“In tutte le loro distrette Egli stesso fu in distretta” (Isaia 63:9).

“Egli è stato tentato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato” (Ebrei 4:15).

Perciò oggi possiamo rallegrarci grandemente e spesso quando siamo atterrati ci sostiene il pensiero dell’ immensa esperienza d’abbandono che il Signore dovette sopportare.

L’ultimo dei […] punti è questo: aborriamo il peccato che ha causato una tale agonia al nostro amato Signore.

Che cosa maledetta è il peccato che ha crocifisso il Signore Gesù!

Ti fa forse sorridere questo?

Vuoi andare e passare una sera a vedere una rappresentazione teatrale sul peccato?

Mastichi il peccato sotto la lingua, come un boccone di cibo squisito e poi vieni alla casa di Dio la domenica mattina e pensi di adorarLo?

Adorare Dio!

Non puoi adorare Dio ed essere indulgente con il peccato nella tua vita!

Se io avessi un caro fratello morto assassinato, cosa penseresti di me se io apprezzassi il pugnale sporco del suo sangue?

Se io diventassi amico dell’assassino e frequentassi giornalmente colui che ha affondato il pugnale nel cuore di mio fratello, cosa penseresti di me?

Sicuramente che anch’io sono complice di quel crimine!

Il peccato ha ucciso Cristo; come puoi essere amico del peccato?

Il peccato ha trapassato il cuore dell’Iddio Incarnato; come puoi amarlo?

Oh, che tra me ed il peccato ci sia un abisso tanto profondo quanto la sofferenza di Cristo, un abisso dove io possa gettare via il pugnale del peccato, senza più ritorno!

Vattene, o peccato! Tu sei bandito dal cuore in cui regna Gesù! Vattene, perché tu hai crocifisso il mio Signore e Lo hai fatto gridare: “Perché mi hai abbandonato?”.

Se tu conosci l’amore di Cristo di certo ti sei impegnato solennemente a non covare più il peccato. Ne sei indignato e puoi gridare: L’idolo più caro che ho conosciuto, qualunque esso sia, Signore, lo toglierò via dal suo trono, e adorerò solo Te.

Possa Cristo che ha sofferto per te benedirti e fuori dalla Sua oscurità possa sorgere la tua luce!

Amen.

C. H. Spurgeon

Tratto dal libro: LA POTENZA DELLA CROCE DI CRISTO

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