Nei paesi islamici cresce timore dell’estremismo

MILANO – Dal Medio Oriente all’Asia meridionale, negli Stati a maggioranza islamica cresce il timore dei fondamentalismi. Lo rivela uno studio del Pew Research Center, autorevole centro studi americano [specializzato nello studio dei fenomeni legati alla religione, ndr]. La ricerca è il risultato di 14.200 interviste condotte in quattordici paesi tra l’11 aprile e il 25 maggio scorso. Prima dei recenti avvenimenti in Iraq. 

La ricerca mostra che gruppi come Boko Haram e al-Qaeda ma anche Hamas e Hezbollah sono in calo di consensi. Lo stesso vale per gli attacchi suicidi contro i civili. Così in Libano il 92 per cento degli intervistati dichiara di essere spaventato dall’estremismo islamico. Il dato è superiore di undici punti rispetto a quello dello scorso anno e non cambia tra sunniti, sciiti e cristiani.

Preoccupazione crescente anche in Giordania e Turchia. Tra i giordani il 62 per cento si dice preoccupato per l’estremismo: tredici punti in più rispetto al 2012. Identica tendenza tra i turchi, dove la preoccupazione è cresciuta del 18 per cento rispetto a due anni fa.

Fuori dal Medio Oriente, “forti maggioranze in Bangladesh (69 per cento), Pakistan (66 per cento) e Malesia (63 per cento) sono preoccupate dall’estremismo islamico”. In controtendenza l’Indonesia, dove solo quattro su dieci (39 per cento) sono di quest’opinione.

Quanto all’atteggiamento nei confronti dei gruppi islamisti, una larga maggioranza dei nigeriani (79 per cento) è contro Boko Haram, mentre il 59 per cento dei pachistani afferma di non aver perso l’affetto per i talebani.

Tra i palestinesi solo poco più della metà (53 per cento) ha un’opinione positiva di Hamas, percentuale che sale al 63 per cento nella Striscia di Gaza. Solo il 46 per cento dei palestinesi giustifica gli attacchi suicidi contro i civili: un calo drastico rispetto al 70 per cento del 2007. – See more at: http://www.evangelici.net/notizie/

 

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