LA PROVA DELLA SALVEZZA

“Se il ferro perde il taglio e uno non l’arrota, bisogna che raddoppi la forza” (Ecclesiaste 10:10)

Meditazione di oggi

L’uomo può lavorare un minerale ferroso e trasformarlo in uno strumento adatto al servizio: allo stesso modo Dio ti ha estratto dalla terra e ti ha redento a un prezzo incommensurabile affinché tu compia il bene. Questo è il tuo destino, la tua vocazione ed elezione: andare incontro a quella porzione di mondo che ti circonda e benedirla. Se non hai lo scopo di edificare il prossimo, dove ti porteranno i tuoi passi? “Ebbi fame e non mi deste da mangiare”. Sarebbe una misera scusa sostenere che pensavamo che la vita cristiana si risolvesse nel cantare inni e sperimentare uno stato di beatitudine. “Ebbi sete e non mi deste da bere: fui forestiero e non m’accoglieste: ignudo, e non mi rivestiste: infermo ed in prigione, e non mi visitaste”. Non servirà a nulla asserire che non credevamo in questo tipo di religione. Non ce n’è un’altra. La religione che non mi servirà nel giorno del giudizio non mi sarà d’aiuto per nient’altro. Quella che Gesù Cristo, il giusto Giudice, ha comandato è l’unica vita cristiana che possiamo permetterci di vivere. Non penso che il registro delle offerte conterà molto in quel giorno. Fare del bene per procura non ci servirà. Il servizio, l’utilità e la benedizione: questo è il cuore del cristianesimo. Il servizio è lo scopo e la prova della nostra salvezza.

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