“PERDONALO”!

Luca 17:3 State attenti a voi stessi! Se tuo fratello pecca, riprendilo; e se si ravvede, perdonalo. 4 Se ha peccato contro di te sette volte al giorno, e sette volte torna da te e ti dice: “Mi pento”, perdonalo».

Sapevi che non esiste solo il peccato contro Dio ma anche contro di te? I torti, le violenze, e qualsiasi atto immorale e ingiusto che hai subito non è solo il cattivo comportamento altrui ma Gesù insegna che è considerato un peccato contro di te.

Creati a immagine di Dio comporta tanti aspetti a Lui comuni, e pur non essendo Dio puoi, come Lui, subire peccati contro, e allora devi considerare quale comportamento devi avere nei confronti dei peccatori e lo puoi fare imparando dal comportamento del Signore.

Gesù dice, come prima cosa, di essere attenti a noi stessi, diventare consapevoli della nostra fragilità e possibilità di caduta, in questo modo, bisognosi di misericordia, potremo esercitare misericordia.

Quando subisci un peccato contro si generano istinti che possono condurti al rigetto e ad ogni cattiva reazione verso il peccatore, puoi aprire una gogna social, mediatica o diffusione pubblica del male che hai subito oppure imparare dal grande Esperto in ferite ricevute.

Il primo passo che indica il Signore è una chiara riprensione personale, non di chiudere un occhio e parlare alle spalle ma un dialogo chiaro e aperto, cosa difficile ma necessaria:

Prov. 27:5 Meglio riprensione aperta, che amore nascosto.

La riprensione fatta con chiarezza e mansuetudine può fare il miracolo di portare il peccatore a ravvedimento ed allora il Signore invita a perdonare, cioè a non considerare più il torto ricevuto e a sanare la relazione, come Gesù fece con Pietro dopo il tradimento.

Il secondo aspetto del passo dice che puoi essere ferito sette volte in un giorno solo da una persona che dimostra serie difficoltà di stabilità e moralità, roba da stancare anche i più pazienti ma alzando lo sguardo a Dio impari che Egli non si stanca di perdonare:

Si 55:7 Lasci l’empio la sua via e l’uomo iniquo i suoi pensieri; si converta egli al SIGNORE che avrà pietà di lui, al nostro Dio che non si stanca di perdonare.

Se ti dice “mi pento” devi perdonare di cuore e sanare la relazione, la chiave non è in mano a chi offende ma a chi perdona, capisco che non è facile, non voglio presentare una super spiritualità irraggiungibile all’umano ma una spiritualità possibile al cristiano maturo.

Quest’ordine non è dato da un uomo e nemmeno dalla chiesa, è Gesù che dice “perdonalo”; una sola cosa vorrei aggiungere rivolgendomi a quanti sono offesi dai sette peccati quotidiani di qualcuno, a qualche giusto offeso dall’ingiusto, fai misericordia perché anche tu hai bisogno di misericordia!

Prov 24:16 Perché il giusto cade sette volte e si rialza.

Allora, caro giusto, se sette volte hai bisogno di misericordia per rialzarti, per sette volte rialza l’ingiusto con misericordia.

Mt 9:13 Ora andate e imparate che cosa significhi: “Voglio misericordia e non sacrificio”; poiché io non sono venuto a chiamare dei giusti, ma dei peccatori».

Dio ci benedica!!!!!

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