MATTONI o PIETRE?-Gennaro Chiocca

 

Nella Bibbia, nella Genesi cap.11:1-9, viene raccontata la “sfida” che gli uomini di quel tempo lanciarono verso Dio: costruire una città ed una torre “…la cui cima raggiunga il cielo”(v.4).
Si trattava di una imponente costruzione, massiccia, alta e che, al raggiungimento del suo scopo, avrebbe portato “fama” e quindi successo, orgoglio agli ideatori di questo progetto. Tutti avrebbero dovuto collaborare a questa costruzione, seguendo le regole degli ideatori. L’idea che la cima di questa costruzione dovesse raggiungere “il cielo” è chiaramente una sfida dell’orgoglio umano che vuole elevarsi al di sopra della conoscenza di Cristo.
Il particolare inquietante è la scelta del materiale: mattoni cotti al fuoco (essiccati al sole) piuttosto che pietre. Senza entrare nelle particolari sfide edilizie di quel tempo, mi viene da fare un parallelo coi nostri giorni, col periodo in cui viviamo. Questo “sistema di cose” cerca senz’altro mattoni cotti al fuoco per la sua costruzione. Mattoni uguali, omologati, stesse misure, stesso spessore, stesso peso, non uno diverso dall’altro. Tutti insieme cotti al fuoco. Le pietre no, vanno scartate! Le pietre sono troppo diverse tra loro, nessuna è uguale. Ognuna di essa sembra avere una personalità, una sua forza, delle proprie caratteristiche che la rendono distinguibile. I mattoni erano fatti (probabilmente) di fango e paglia e si lavoravano con la forza della schiavitù umana soprattutto se il fine era un traguardo orgogliosamente altrettanto umano (la storia in Egitto con Mosè lo insegna). Le pietre erano lavorate al martello o levigate da ruscelli e fiumi. Va da se pensare che le “pietre” sono quelle che vengono lavorate dal martello della Parola, levigate dal movimento del fiume dello Spirito Santo. Beh in questo caso le pietre probabilmente furono scartate (v.3).
Anche oggi il sistema umano, in aperto contrasto con le cose divine, cerca mattoni e scarta pietre. Teme le persone che pensano, teme chi esprime il proprio pensiero, chi parla diversamente, chi vive in modo del tutto “originale”.
Questo “spirito” ha la forza di influenzare tutto, talvolta anche le chiese.
“Tutta la terra parlava la stessa lingua e usava le stesse parole” (v.1): questa era la condizione in cui si viveva al tempo della torre di Babel…Non era consentito parlare in modo diverso, esprimersi con parole differenti…se qualcuno avesse scelto di fare diversamente si sarebbe trovato presto fuori dai giochi.
Se sei pietra, non temere!
La tua immagine riflette già una Pietra scartata dai costruttori (Salmo 118:22), la Pietra su cui regge il fondamento e su cui si basano le cose a venire!
Solo abbi fiducia, non conformarti al presente secolo con il rischio di “essere bruciato dal fuoco” con altri mattoni.
Sei pietra, rimani pietra!
Stai soffrendo, sei nella distretta, sei angosciato? Aspetta il Signore!
Vedrai che presto il Signore arriverà secondo la sua decisione: “Scendiamo e confondiamo il loro linguaggio perché l’uno non capisca la lingua dell’altro” (v.7).
Tu aspetta! Sii Pietra.

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