Frutti dimenticati!

“Ma temo che, come il serpente sedusse Eva con la sua astuzia, così le vostre menti vengano corrotte e sviate dalla semplicità e dalla purezza nei riguardi di Cristo.” (2Corinzi 11:3)

In occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità, la Coldiretti fa un inventario delle specie vegetali scomparse nel tempo. Solo in Italia i frutti che presto verranno dimenticati sono 3 su 4.

Ci sono paesi come Casola Valsenio che, a queste specie rare, dedicano addirittura una festa, quella dei “Frutti Dimenticati” che si tiene ogni anno a ottobre.

Proprio mentre in tutto il mondo si festeggia la biodiversità, a Expo, la Coldiretti presenta i cibi Made in Italy sopravvissuti all’omologazione, all’interno del padiglione “No Farmers No Party”.

Solo nel secolo scorso in Italia si contavano 8.000 varietà di frutta: oggi possiamo elencarne poco meno di 2.000. Di queste ben 1.500 sono a rischio di scomparsa.

Le cause sono da ricercare prevalentemente nella distribuzione commerciale che preferisce grandi quantità e offerta standardizzata.

Tuttavia, grazie al lavoro di alcuni agricoltori, molti vegetali sono stati salvati dall’estinzione e sono tornati in tavola prodotti come: il pomodoro, giallo, il pomodoro zebrato e il mais rosso.

Se questo è vero nel campo agricolo, ritengo che sia vero anche nel campo spirituale!

Viviamo nel tempo dove si da molto risalto ai doni, ai risultati numerici ed alle esperienze che hanno del sensazionale.

Tutto ciò, nel tempo ci ha portato e ci sta portando a dimenticare quei frutti, quei gesti, atteggiamenti e comportamenti, quali la semplicità, la purezza, la sensibilità e la generosità che fanno la differenza tra un religioso ed un cristiano.

Le medesime vengono sostituite con la diffidenza, la scaltrezza, la furberia e l’egoismo.

Qualcosa del genere è stato anticipato da Gesù: “Poiché l’iniquità aumenterà, l’amore dei più si raffredderà.” (Matteo 24:12)

Non sono un TEOLOGO e non è possibile elencare tutte le cause che portano a farci dimenticare tante preziose qualità cristiane, ma probabilmente uno dei motivi potrebbe trovarsi nella NOTORIETÀ. I sentimenti di sincerità, lealtà, semplicità e sincerità non trovano l’immediato riscontro del pubblico e del successo, anzi, il più delle volte corrono il rischio di passare inosservati.

C’è una sfrena rincorsa alla ricerca del nuovo, di quello che gli altri non hanno ancora scoperto. Anziché confrontarsi con le Sacre Scritture, amiamo paragonarci agli altri e, a secondo delle circostanze, decidiamo di imitarli, se non addirittura superarli.

Eppure, i sentimenti e gli atteggiamenti che rischiano l’estinzione sono stati quelli che hanno caratterizzato il nostro primitivo zelo e fervore. Ci hanno consentito di vedere la GLORIA DI DIO!

Poiché i sentimenti sani non sono oggetti, se non vengono curati ed esercitati rischiano l’estinzione portando con se le deliziose benedizioni di Dio!

Esaminiamoci e chiediamo a Dio di poter riscoprire e rivedere sulle “tavole”delle nostre assemblee di culto, quei prodotti genuini e semplici che portano con se tutti quegli elementi nutrizionali utili a ravvivare la nostra fede in Lui.

Non credo che sarà sufficiente battersi il petto e recitare il “MEA CULPA”, ma è necessario un sincero ravvedimento che ci porterà ad implorare la Sua Misericordia e ricevere il Suo Perdono!

Pace

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