CONSACRAZIONE TOTALE

“Noi abbiamo conosciuto l’amore da questo: che Egli ha data la sua vita per noi: noi pure dobbiam dare la nostra vita per i fratelli” (I Giovanni 3:16)

Meditazione di oggi

I mali che i credenti deplorano maggiormente, e ai quali i nemici di Cristo si aggrappano per criticare e deridere, provengono dall’abbandono del grande scopo dell’Evangelo nei confronti del mondo. A meno che non sia accettata nella pienezza del suo messaggio, la nostra professione di fede non può che perpetuare e rendere più intensi gli stessi mali che è venuta a sanare. L’appello rivolto a ricercare la salvezza, le promesse della Parola di Dio per questo mondo e per quello futuro possono incrementare il nostro egoismo, se non facciamo un passo avanti e mettiamo a fuoco le nostre responsabilità nei confronti della conversione delle persone. La salvezza che è in Gesù Cristo e che noi proclamiamo è tale nella misura in cui moriamo a noi stessi e viviamo per la gloria di Dio e per il bene degli altri, attraverso una testimonianza coerente di ciò che professiamo. Se risaliamo la nostra fede sino alla fonte, scopriremo che essa sgorga dal cuore del Padre eterno, poiché Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il Suo unigenito Figliuolo. L’apostolo dell’amore ritorna a essere l’indignato figlio del tuono, al pensiero di una manifestazione di fede che si fermi prima di questo: “Se uno dice: io amo Dio, e odia il suo fratello, è bugiardo: perché chi non ama suo fratello che ha veduto, non può amar Dio che non ha veduto”. Amati di un amore tanto grande, redenti a un prezzo infinito, non c’è che una prova che dimostri il nostro amore. “Noi abbiamo conosciuto l’amore da questo: che Egli ha data la sua vita per noi”. Questo lo accettiamo, e ne facciamo il nostro riposo: purtroppo siamo lenti ad ammettere le pretese che nascono da quell’amore. Accettiamo l’amore di Dio, prendiamo con gratitudine il dono della salvezza, ma ci accontentiamo di rimanere in una tranquilla ignoranza del grande scopo della fede: la potenza conferitaci per la salvezza del mondo. Questo è il grande ostacolo alla testimonianza: l’essere cristiani tanto diversi da Cristo. Per elevare e purificare la religione del nostro tempo, per rivestirla di eroismo e di una potenza vittoriosa è necessario che investighiamo l’essenza di Cristo e che ci doniamo a Lui senza riserve. Lo scopo di Dio nel donare il proprio Figlio, il proposito di Gesù Cristo nostro Salvatore, l’obiettivo dello Spirito Santo all’interno della Chiesa è, e rimane, uno solo: la salvezza del mondo. Noi siamo da Dio unicamente se questo scopo ci pervade, soltanto se esso dirige e controlla pienamente la nostra vita.

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