IL CONTROVELENO PIU’ EFFICACE: LA PREGHIERA (Luca 10:7; Atti 16:31)

La piccola squadra di evangelisti, stanca dopo una giornata di cammino, era appena arrivata in un villaggio dell’Indonesia noto per le sue pratiche occulte. In quella località avevano ricevuto da mangiare, ma ognuno si poneva la domanda: «…e se il cibo fosse avvelenato?».
L’atmosfera era pesante, e sembrava di sentire la presenza di forze invisibili, minacciose.
«Gesù ha ordinato di andare a testimoniare e di mangiare tutto quello che ci è offerto, dobbiamo dunque avere fiducia».
Il pasto fu seguito da parecchie preghiere.
Ad un tratto un abitante del villaggio venne a dire: «Il vostro cibo è stato avvelenato dal nostro grande stregone. Ha assicurato che prima del sorgere del sole, sarete tutti morti!».
I missionari si misero in ginocchio e raddoppiarono le preghiere, perché Dio intervenisse e parlasse a quel popolo legato dalla paura e dalla schiavitù di satana.
Verso le quattro del mattino, sbucò dall’ombra un uomo tutto agitato. In preda ad una estrema angoscia si gettò ai piedi dei missionari e disse: «…salvatemi! Salvatemi! Sono lo stregone e so che se non siete morti voi, al sorgere del sole, sono io che dovrò morire. La cattiva sorte si rivolterà contro di me. Abbiate pietà di me! Ditemi cosa devo fare per essere salvato».
…ottenne come risposta quanto scritto in Atti 16: 31: «Credi nel Signore Gesù, e sarai salvato tu e la tua famiglia »

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