DOV’ERA IL TESORO? (Salmo 119:72, 162)

Era una casa povera e contemporaneamente una povera casa. I genitori non cessavano di litigare anche di fronte ai bambini terrorizzati. Un credente del villaggio entrò in casa di costoro, proprio durante un litigio. « Ah signore – si scusò il capofamiglia – vede, il nostro problema è la mancanza di danaro. Allora ogni spesa è l’occasione di una disputa ». Scorgendo una grossa Bibbia su uno scaffale, il visitatore dichiarò con tono convinto: « Amici miei, nonostante le apparenze avete comunque in casa vostra un tesoro. Potreste essere la famiglia più felice del villaggio ». Il visitatore aveva l’aria seria. Dopo aver pronunciato queste parole misteriose, se ne andò. L’uomo e la donna guardarono dappertutto, ma non trovarono nessun tesoro. Quel signore si è beffato di noi, pensarono. Ma un bel giorno gli occhi della donna caddero sulla Bibbia: « sarebbe questo il tesoro in argomento? ». Con uno straccetto umido toglie rapidamente la polvere che la ricopre e apre il libro trascurato per tanti anni. Le prime parole che colpiscono il suo sguardo sono quelle che in passato aveva sottolineato sua madre: « La legge della Tua bocca per me vale più di migliaia di monete d’oro e d’argento » (Salmo 119:72). « Questo è ben vero », dice la donna, e si mette a leggere con interesse crescente. Quando alla sera il marito rientrò, gli disse: « Il tesoro, l’ho trovato: è questo Libro; leggiamolo insieme ».

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